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Industria e difesa. La missione Usa del sottosegretario Tofalo

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Volerà a Washington a fine gennaio il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo. Al centro della missione ci saranno i molteplici temi di cooperazione con l’alleato americano, un’occasione importante per ribadire la solidità del rapporto transatlantico e per rilanciare l’industria italiana.

L’INCONTRO A PALAZZO AERONAUTICA

Per preparare la missione oltreoceano, Tofalo ha riunito a palazzo Aeronautica, a Roma, una tavolo tecnico con figure di vertice delle Forze armate impegnate nei programmi tecnologici della Difesa. Finalità dell’incontro: fare il punto di situazione sulle progettualità condivise con gli Stati Uniti. Tra i presenti, c’era il segretario generale della Difesa e direttore nazionale armamenti Nicolò Falsaperna, che ha il compito di guidare l’amministrazione impegnata a mettere in pratica la definizione e l’indirizzo delle attività di studio, ricerca e sviluppo, acquisizione e produzione (“anche in un contesto di cooperazione internazionale”) finalizzate a dotare le Forze Armate dei mezzi e materiali necessari per svolgere la loro missione.

GLI OBIETTIVI DEL GOVERNO

“In ambito Difesa, il governo persegue due obiettivi principali”, ha spiegato Tofalo parlando della preparazione al viaggio a Washington. Primo, “ridurre le spese inutili, come abbiamo già iniziato a fare” nell’ambito della Legge di bilancio, che prevede tra le altre misure riduzioni alle spese militari “di 60 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2019 – si legge nella finanziaria – e di ulteriori 531 milioni di euro nel periodo dal 2019 al 2031”. Secondo, ha rimarcato il sottosegretario, “rilanciare con forza l’industria italiana a beneficio della valorizzazione del lavoro qualificato che svolgono ingegneri e maestranze civili e militari”. D’altra parte, i più recenti studi notano come il comparto aerospazio e difesa valga in Italia 13,5 miliardi di euro di fatturato annuo, a supporto di un’occupazione (per lo più qualificata, tra tecnici e ingegneri) di circa 160mila persone, indotto compreso.

I RAPPORTI TRA WASHINGTON E ROMA

“Grazie al presidente del Consiglio Giuseppe Conte – ha notato ancora Tofalo – oggi abbiamo un solido rapporto con i nostri alleati che favorirà maggiore fiducia nei confronti delle nostre aziende”. Un rapporto di intesa tra il governo giallo-verde e l’amministrazione Trump evidente già nell’incontro di fine luglio a Washington, in cui non mancarono reciproci apprezzamenti tra i due leader.

OBIETTIVO “SISTEMA-PAESE”

“Nei prossimi mesi – ha spiegato il sottosegretario – l’Italia del cambiamento dovrà prendere decisioni importanti e molto delicate; un lavoro sinergico tra Parlamento, governo e aziende garantirà l’affidabilità dell’intero sistema-Paese”. Difatti, “i cittadini italiani ci hanno dato un mandato ben preciso: riportare l’Italia sui tavoli dove vengono prese le decisioni che contano”. Nel campo della Difesa, l’ipotesi che circola da tempo per “fare sistema” è la creazione di una Cabina di regia in seno a palazzo Chigi, che permetta una gestione coordinata dei diversi dossier nonché una sintesi più efficace delle risorse disponibili e talvolta disperse in più rivoli. Su queste colonne, prendendo spunto dal recente caso Fincantieri-Stx, l’altro sottosegretario alla Difesa Raffaele Volpi ha lanciato la proposta per una approccio istituzionale che “aiuti le industrie nella fase di scouting delle opportunità e le sostenga nella delicatissima fase di aggiudicazione delle commesse; evidentemente fornendo un’assistenza H24 proiettata su tutti i giorni della settimana”.

“SIAMO INTERLOCUTORI SERI”

In vista del viaggio a Washington, Tofalo rivendica il lavoro del governo volto a riacquistare “con fatica, una credibilità lacerata da una politica autoreferenziale, fragile e inconsapevole; stiamo rimediando alle gravi ingenuità del passato attraverso proposte concrete.” In questo modo, ha detto concludendo, “il governo americano avrà interlocutori seri e affidabili con cui dialogare alla pari”.

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