È arrivata anche l’ufficialità: Nicola Zaccheo è il nuovo presidente dell’Ente nazionale aviazione civile (Enac). Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, deliberando la sua nomina su proposta del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, visti i pareri favorevoli espressi dalle competenti commissioni parlamentari. Prende il posto di Vito Riggio, alla guida dell’Enac da 15 anni.
DA SITAEL ALL’ENAC
”Il curriculum di Zaccheo parla da solo – aveva spiegato il numero uno del Mit al momento della proposta – e la sua vasta preparazione in materia di trasporto aereo è garanzia di un enorme valore aggiunto alla guida dell’Enac”. Fisico e manager consolidato, aggiungeva Toninelli, “ha esperienza pluriennale nella gestione di programmi internazionali nel settore aerospaziale, in attività di progettazione e sviluppo di spazioporti nei domini tecnologici, e nello studio e analisi di programmi per lo sviluppo di infrastrutture avanzate per la modernizzazione della gestione del traffico aereo”. Laureato in Fisica all’Università di Bari, con un Mba presso la University of California, Nicola Zaccheo lascia il ruolo di amministratore delegato di Sitael, l’azienda leader nel segmento dei mini satelliti appartenente al gruppo pugliese Angel, la holding guidata da Vito Pertosa. Ora, si occuperà dell’Enac, che agisce come autorità unica di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell’aviazione civile in Italia, nel rispetto dei poteri derivanti dal Codice della navigazione. Direttore generale dell’Ente è Alessio Quaranta.
LA TABELLA DI MARCIA
Un primo punto sugli obiettivi della presidenza di Zaccheo è emerso nel corso della sua audizione in commissione Trasporti della Camera, relativa proprio alla nomina. Per quanto riguarda l’organizzazione dell’Ente, spazio ai giovani. “Da un’analisi preliminare – ha notato il neo presidente- è evidente la sofferenza in termini di risorse umane, l’organico è stato più volte ridotto negli anni per effetto anche del mancato turnover”. Dunque, “all’Enac servono risorse giovani; attualmente l’età media del personale è abbastanza elevata, 56 anni. Abbiamo necessariamente bisogno risorse fresche”.
I SERVIZI MINIMI
Tema “a me estremamente caro” è poi la tutela dei diritti dei passeggeri, ha spiegato Zaccheo. “Negli ultimi anni sono stati fatti diversi passi in avanti, ma l’esplosione delle compagnie low cost e la liberalizzazione di alcuni servizi comportano spesso situazioni al limite della decenza”. Così, le compagnie aeree “devono garantire ai passeggeri i servizi minimi con l’acquisto del biglietto”, ha aggiunto il neo presidente. “Oggi, l’Enac può intervenire con una sanzione solo a violazione già riconosciuta, ma se potesse farlo anche nella fase di giudizio arbitrale l’intervento sarebbe più efficace e tempestivo, si potrebbero ridurre i tempi.
UN REGISTRO PER GLI AIUTI ALLE COMPAGNIE AEREE