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Alitalia, il tandem Delta-easyJet mette sul piatto 400 milioni

Si alza piano piano il velo sul futuro di Alitalia. Se la settimana scorsa è stata ufficializzata la ri-nazionalizzazione della compagnia ex di bandiera, con l’ingresso in forze di un blocco pubblico fin oltre il 51%, questa dovrebbe essere quella in cui si capirà l’effettivo impegno economico del tandem anglo-americano easyJet-Delta. E in effetti una cifra c’è, come rivelato da Bloomberg: 400 milioni. Non solo: la stessa agenzia americana riferisce che le Ferrovie dello Stato, capofila del consorzio statale che prenderà il controllo di Alitalia, potrebbe avere una quota del 30% della nuova compagnia aerea.

Più nel dettaglio, del 30% targato Fs, una quota di minoranza spetterebbe al Tesoro italiano (tra il 15% e il 25%) a seconda del livello di coinvolgimento di altre società a controllo statale, come Poste Italiane. Il totale dell’investimento della newco che farà risorgere Alitalia, dovrebbe attestarsi intorno al miliardo di euro, esclusi i 900 milioni del prestito ponte di cui lo Stato a onor del vero non rientrerà visto che con ogni probabilità convertirà il prestito in azioni. A questo punto è molto importante la tempistica.

Il piano per il definitivo riassetto di Alitalia potrebbe essere finalizzato già entro fine febbraio e il suo nucleo sarebbe la costituzione di una nuova società seguito della procedura fallimentare iniziata nel 2017. Alle compagnie straniere potrebbe andare fino al 40% della nuova società, capitale da dividere in quote paritetiche del 20%. Il piano industriale prevede che il rilancio passi da due società distinte. La prima avrà base a Milano ed easyJet gestirà da Linate i voli a marchio Alitalia.

Nello scalo sono previsti investimenti da parte inglese e l’utilizzo di 40 aerei sui circa 100 che rimarranno dopo la riduzione della flotta dagli attuali 117 velivoli. EasyJet disegnerà una rete dall’Italia del Nord all’Europa che andrà a incastrarsi con quella già presente a Malpensa con la livrea bianco-arancio. La seconda newco sarà invece basata a Roma Fiumicino: da qui voleranno, sotto il controllo di Delta Airlines, le restanti 34 macchine di medio raggio e 26 di lungo. Il piano prevede un netto incremento della presenza degli aerei col tricolore verso il Nord America. Trenitalia invece dovrà trovare il modo di inserire più Frecce nel network servendo gli scali intercontinentali.

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