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Bloomberg gela l’Italia. Attenti, una nuova crisi con l’Europa è dietro l’angolo

Per una buona notizia che arriva, ce ne è un’altra un po’ meno bella. Proprio ieri Bankitalia nel suo bollettino economico scriveva di un risveglio dell’economia. Prospettiva non certo scontata visto che l’Italia è reduce da una raffica di giudizi negativi sulla propria crescita (dal Fmi, alle agenzie di rating), tutti condensati e ammessi nell’ultimo Def approvato due settimane fa dal governo e che ha inchiodato il Pil 2019 allo 0,2%. Ma proprio questa mattina da Bloomberg, la principale agenzia di informazione economica americana, è arrivata una doccia fredda: come a dire, non facciamoci troppe illusioni, germogli di ripresa a parte, una nuova crisi, economica o finanziaria che sia, è dietro l’angolo.

In un editoriale firmato dall’analista Marcus Ashworth viene dato per scontato un nuovo raffreddamento dell’economia italiana, accompagnato da nuove tensioni sul debito sovrano, che potrebbero portare a una seconda impennata dello spread (qui l’articolo di ieri sugli effetti dello spread sulla nostra economia) dopo quella estiva del luglio-agosto scorso. Secondo Bloomberg,  gli investitori internazionali si starebbero preparando a una riedizione dello scontro tra Italia e Unione europea che ha preceduto l’approvazione dell’ultima legge di bilancio, lo scorso anno.

“Il deficit di bilancio (dell’Italia, ndr) sta scivolando fuori controllo e ad un certo punto Bruxelles dovrà intervenire per far fronte alla sempre più probabile violazione delle sue regole fiscali”, scrive Bloomberg. In effetti, volendo fare esercizio di realismo, l’accordo tra Italia e Ue su cui poggia la manovra 2019 prevede un disavanzo del 2%, mentre per fine anno il governo ha già fissato l’asticella al 2,4% (ma se l’Iva non scattasse come nei propositi dell’esecutivo si sfonderebbe abbondantemente il tetto del 3%, tornando indietro di 3 anni). Secondo l’autore dell’editoriale, il calo degli ordinativi industriali del 2,7 per cento registrato a marzo non lascia spazi di ottimismo in merito alla ripresa dell’economia italiana, a dispetto dell’aumento della produzione registrata negli ultimi due mesi.

L’agenzia statunitense fondata da Michael Bloomberg, cita l’ultima audizione di Bankitalia proprio in merito al Def, audizione tenuta dal capo economista Eugenio Gaiotti. Il quale sostiene che nel 2020 il deficit raggiungerà il 3,4% del Pil, eccedendo il limite massimo previsto dai trattati di Maastricht, a meno di un ulteriore aumento dell’Iva. Per Bloomberg la preoccupazione è anche un’altra. Il progressivo scollamento dalla realtà dei fatti da parte dei due azionisti di governo: Matteo Salvini e Luigi Di Maio. “Quando il ministro Tria ha citato l’Iva, sottolineando il precario stato delle finanze italiane (Tria ha ammesso la necessità di aumentare l’Iva in mancanza di ripresa del Pil o di tagli di spesa, ndr), i leader dei due partiti di governo hanno reagito in maniera sdegnata. Movimento 5 Stelle e Lega si trovano in uno stato di negazione della realtà che non preannuncia un esito positivo”.


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