La valuta virtuale di Facebook, attesa per il 2020, si chiamerà GlobalCoin e potrebbe consentire a 2 miliardi e mezzo di utenti di commerciare e acquistare in tutto il mondo, nonché di trasferire denaro senza bisogno di un conto bancario.
IL PROGETTO
Mark Zuckerberg ha discusso la proposta, nota come Project Libra, con il governatore della Bank of England, Mark Carney, con i funzionari del Tesoro degli Stati Uniti. Secondo quanto rivelato da The Guardian, sarebbe anche in trattativa con alcune ditte di trasferimento di denaro, tra cui Western Union, per sviluppare modi economici e sicuri di inviare e ricevere denaro. Alcune indiscrezioni – riferisce anche la Bbc – parlano di una valuta del tutto innovativa, trasferibile persino via Whatsapp, resa il più possibile stabile grazie all’inserimento in un paniere di valute consolidate, tra cui il Dollaro americano, l’Euro e lo Yen giapponese. Facebook starebbe inoltre considerando le frazioni di monete degli utenti paganti per attività come la visualizzazione di annunci e l’interazione con i contenuti relativi allo shopping online, una sorta di programma di fidelizzazione.
DUBBI
Tuttavia, gli esperti ritengono che i problemi normativi e l’esperienza di Facebook sulla privacy e la protezione dei dati possano rivelarsi i maggiori ostacoli al successo della valuta. All’inizio di questo mese, infatti, il comitato sul settore bancario del Senato americano ha scritto una lettera aperta a Zuckerberg chiedendo come avrebbe funzionato la valuta, quale protezione sarebbe stata offerta al consumatore, e in che modo sarebbero stati garantiti i dati. Zuckerberg avrebbe tenuto poi una serie di colloqui con i gemelli Winklevoss, due che lo avevano accusato di aver “rubato” il progetto del social network e che nel 2014 hanno fondato un sito per lo scambio di criptovaluta, Gemini. Nel mondo non regolamentato delle criptovalute, Gemini si distingue come una delle prime società ad aver ottenuto l’approvazione normativa per lanciare una valuta digitale ancorata al dollaro statunitense, il cosiddetto “dollaro Gemini”. Facebook starebbe, inoltre, cercando finanziamenti per sostenere il progetto, e avrebbe già discusso della cosa con alcuni colossi del calibro di Visa e Mastercard.
UNA SCELTA CORAGGIOSA
Facebook stava pianificando ormai da tempo una mossa del genere nei servizi finanziari, avendo già ingaggiato l’ex presidente di PayPal David Marcus. Marcus, un membro del consiglio di Crypto Exchange Coinbase, gestisce le iniziative blockchain di Facebook e la tecnologia su cui funzionano le criptovalute. Il colosso social si sta affidando per la parte operativa anche ai consigli di alcuni dei principali funzionari del Tesoro degli Stati Uniti, i quali starebbero elaborando un eventuale processo di controllo dell’identità e una serie di manovre per ridurre i rischi di riciclaggio di denaro. Senza dubbio, però, la più grande sfida per facebook sarà quella di convincere gli utenti a cambiare i propri risparmi nella nuova valuta, e per questo motivo sarà indispensabile godere della fiducia di tutti.