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Facebook scommette sull’Italia. Sheryl Sandberg spiega perché

A pesare sulle prospettive di crescita economica dell’Italia c’è, tra le altre, una voce finora poco considerata che è la carenza di competenze digitali. In questa classifica, la Penisola è fanalino di coda tra i Paesi Ocse, con solo un terzo delle persone tra i 16 e i 64 anni in grado di usare Internet in modo articolato, andando oltre la semplice navigazione, e solo il 30% degli adulti che ha ricevuto formazione negli ultimi 12 mesi.

Parte da questi numeri la scommessa di Facebook di ampliare – con il maggiore investimento realizzato finora in Italia – Binario F, il centro dedicato alla formazione e allo sviluppo delle digital skill di persone, imprese, associazioni e istituzioni, che il colosso fondato da Mark Zuckerberg ha aperto a Roma, sopra la stazione Termini, presso la sede dell’acceleratore Luiss Enlabs.

LA NUMERO DUE DI FACEBOOK

Per l’occasione, nella Capitale è giunta Sheryl Sandberg, potente numero due della compagnia, per la quale ricopre la carica di chief operating officer, in pratica di direttrice operativa che cura la parte relativa al business, da ben 11 anni. Un’eternità per i ritmi e la velocità del Web, tanto che all’epoca, si è notato oggi, il celebre “like” – il pollice in alto simbolo di approvazione e ormai della stessa azienda – ancora non esisteva sulla piattaforma.

IL MERCATO ITALIANO

Con un passato nella consulenza, nel governo (capo dello staff dell’allora segretario del Tesoro degli Stati Uniti Larry Summers) e nella “concorrenza” (vicepresidente delle operazioni globali di Google), Sandberg, è uno dei volti più noti della Big Tech di Menlo Park, la cui presenza a Roma segnala l’importanza del mercato italiano per Facebook, per ragioni che la stessa top manager ha elencato nel suo discorso.

“Su Facebook”, ha spiegato, “ci sono 31 milioni di italiani e 27 milioni di persone” nella Penisola “sono iscritte a un gruppo” sul social network. E l’Italia è il secondo Paese in Europa per utenti attivi sulle community rispetto agli utenti Facebook (sempre oggi si è tenuto il primo Community Day italiano, dedicato agli amministratori di oltre 30 gruppi su Facebook).

LA CARENZA DI DIGITAL SKILL

Cifre di tutto rispetto, che però non si sono finora tradotte nella capacità di utilizzare il digitale – da ritenersi non un settore, ma più che altro “un abilitatore” di opportunità, ha detto il country director italiano di Facebook, Luca Colombo – in modo “evoluto”, ovvero di utilizzarlo a proprio vantaggio nella vita sociale, professionale o nella propria impresa.

Le competenze digitali sono un requisito imprescindibile per la crescita economica del Paese e sono le imprese stesse a sostenerlo. Secondo una recente ricerca di Morning Consult, infatti, l’87% delle Pmi in Italia afferma che le competenze digitali di un individuo sono più importanti del percorso scolastico in fase di assunzione di nuovi dipendenti”, ha aggiunto Colombo.

Eppure, ha proseguito nello stesso solco Laura Bononcini, direttore Public policy di Facebook per il sud Europa, “nonostante le digital skill siano fondamentali per lo sviluppo e la crescita del tessuto sociale ed economico del nostro Paese, in Italia non c’è ancora un livello adeguato e oltre 280mila posizioni specializzate (dati di Confindustria, ndr) rischiano di rimanere scoperte da qui al 2023”.

L’INVESTIMENTO DI MENLO PARK

Questi numeri hanno spinto Facebook a investire maggiormente in Italia, quintuplicando la dimensione di Binario F, lanciato a ottobre. Nei primi 7 mesi di attività, lo spazio ha ospitato 197 eventi e 40 programmi, con l’erogazione di 844 ore di formazione. Un numero destinato a crescere con l’ampliamento degli spazi e la disponibilità di altre sale. Il centro ora arriverà a coprire 900 metri quadrati, all’interno dei quali sono previste anche nuove aree training. Obiettivo: trasferire competenze digitali, di base e specialistiche, ad almeno 97mila persone in Italia entro la fine del 2019. E, con queste, allargare ancora di più il bacino di utenti che utilizzeranno la piattaforma del colosso di Menlo Park (e le altre frecce nella faretra del gruppo, soprattutto Instagram ma anche WhatsApp) non solo per restare in contatto con amici e familiari, per organizzare eventi o iniziative per la comunità, ma anche per promuovere – con advertising mirato o altri mezzi – le proprie attività e la loro azienda. Iniziative che, dal 2020, potranno contare anche su un nuovo mezzo per cedere o ricevere denaro: Libra, la criptovaluta appena presentata – e in futuro integrata nel suo ecosistema – con la quale Facebook punta a rivoluzionare anche i servizi di pagamento.


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