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Così formeremo i giuristi della sicurezza. Parla Donatella Curtotti

Partirà il prossimo settembre “il primo corso di laurea specialistica in Italia esclusivamente dedicato alla formazione di giuristi specializzati nella sicurezza informatica”, sia aziendale sia nazionale, denominato ‘Scienze Giuridiche della Sicurezza’.
A tenerlo è il dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Foggia – che già da qualche anno si avvale del contributo di docenti esperti in materia come gli avvocati Stefano Aterno Stefano Mele – diretto dalla professoressa Donatella Curtotti, che ha parlato del progetto con Formiche.net.

Professoressa, di che tipo di corso di laurea si tratta?

È un corso di laurea specialistica, dura due anni e vi possono prendere parti sia i ragazzi che hanno già una laurea triennale, sia chi possiede una laurea magistrale di cinque o quattro anni.
Possono partecipare anche coloro che non si sono laureati in Giurisprudenza, in quanto si tratta di un corso improntato sulla Cyber Security, e che quindi può interessare potenzialmente studenti di informatica o ingegneria, l’importante è che acquisiscano competenze con dei corsi propedeutici in materie giuridiche.

Una scelta decisamente innovativa. Come nasce?

Il corso è stato voluto perché nasce da un’attività di ricerca lunga che il dipartimento sta compiendo nel settore della sicurezza. Infatti già da qualche anno abbiamo un corso di Scienze Investigative. Abbiamo avuto circa 1200 iscritti in totale, sia perché si tratta di tematiche estremamente rilevanti, sia perché nessun ateneo pubblico in Italia prevede dei corsi di laurea interamente focalizzati sul piano giuridico della sicurezza.

Che materie vengono trattate?

Il primo anno è integralmente basato sulla cyber security, sulla privacy e la sicurezza dei dati digitali. Al secondo anno di corso si possono scegliere tre curricula: sicurezza digitale delle aziende, sicurezza dello stato e del territorio, o sicurezza sul lavoro. Ogni indirizzo ha alcuni esami molto specifici, e il percorso si completa con dei tirocini, già previsti, presso aziende che si occupano di queste tematiche. Abbiamo un corpo strutturato di docenti, ma ci avvaliamo anche di laboratori esterni, così come per scienze investigative.

Quanto è importante trattare la sicurezza dal punto di vista giuridico?

Io ho sempre pensato che l’anima giuridica in questo tipo di segmenti mancasse di tecnici ed esperti. La parte giuridica è proprio quello che crea la forza di questo corso, in un contesto italiano dove ci sono tantissimi corsi di Security per informatici, ma mancano competenze nell’area del diritto. Si sottovaluta spesso che le normative, europee e internazionali, stanno cambiando velocemente, soprattutto sullo scambio e sulla protezione dei dati. Inoltre i ragazzi lavoreranno non solo su fonti giuridiche ma anche sulle macchine, guidati dai massimi esperti in Italia del settore della sicurezza informatica.

Quali sono i punti di forza del corso di laurea?

Siamo un’università di provincia, e sebbene da anni siamo al centro di questi temi, abbiamo temuto di non avere successo. Invece il Ministero ha capito gli obiettivi e la qualità della nostra proposta, delle attività di ricerca che portiamo ormai avanti da anni, della posizione di vicinanza agli studenti nonché della carenza delle competenze che ci proponiamo di offrire. La privacy è forse l’argomento più rilevante in tal senso, perché c’è stato un boom di normative che non è stato seguito da altrettanti corsi di specializzazione, con il risultato che il nostro Paese è rimasto indietro su questo tipo di formazione. Un altro punto di forza sono certamente i laboratori, come quello di riservatezza e trattamento dei dati personali, quello di diritto internazionale dei dati, ma anche tutela del segreto di impresa, economia dell’innovazione, e diritto e politiche del cyber spazio. Gli sbocchi professionali, in tal senso, sono molteplici, per chi fosse interessato al mondo della sicurezza del lavoro, chi della sicurezza nazionale, e chi, come noi affezionatissimi, pronto a continuare l’imprescindibile opera di ricerca.


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