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Zeffirelli, la passione per la politica e l’amore per la libertà. Il ricordo di Scotti e Lusetti

Di Vincenzo Scotti e Renzo Lusetti

Con la sua scomparsa si stanno scoprendo molti aspetti della poliedrica figura del grande maestro Franco Zeffirelli, aspetti che prima non erano del tutto noti. Tra questi, e non ultimi, la passione per la politica e l’amore per la libertà. C’è, in particolare, un episodio del 1986 che ricordano Vincenzo Scotti e Renzo Lusetti (allora vice segretario della Dc e segretario del movimento giovanile Dc) che organizzarono un “grande seminario” sui temi della libertà e della pace. Il seminario si svolse sulla nave Achille Lauro. Erano passati pochi mesi dal tragico dirottamento della Achille Lauro da parte di terroristi.

Il dialogo su quella nave fu concentrato sulla possibile speranza di pace nel Mediterraneo. La nave partì da Genova e arrivò a Palermo in una settimana. A dialogare con le giovani generazioni furono invitati un ristretto numero di intellettuali, uomini politici e di governo. Tra questi ci fu Zeffirelli che accolse con entusiasmo l’invito e passò alcuni giorni di navigazione dialogando intensamente. Ma la sua presenza sulla nave non si limitò ai temi del dialogo culturale e religioso e della pace nel Mediterraneo. Zeffirelli volle parlare anche del suo lavoro di regista e presentò la sua ultima fatica, la versione cinematografica del capolavoro verdiano l’Otello, ispirato alla tragedia di Shakespeare, che allora stava uscendo nelle sale.

Zeffirelli affascinò i giovani, partecipanti alla iniziativa chiamata “Gio Boat”, e rivelò il suo “volto” politico. Fu, la sua, una grande lezione contro i totalitarismi, i cui contenuti Zeffirelli aveva maturato negli anni della gioventù a Firenze, vivendo la tragedia della guerra. Venne festeggiato da tanti giovani ventenni che animati da passione politica e da forti interessi culturali scoprirono il Maestro politico di profonda umanità e cultura.

Zeffirelli è stato anche questo: un maestro della politica che non si può dimenticare. E penso che quei mille giovani, oggi, nell’apprendere la scomparsa del Maestro, avranno sicuramente ricordato quel viaggio con grande emozione.


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