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Di Maio ha soffocato il governo giallorosso in culla. Parla Durigon

Se il governo giallorosso nascerà sarà “un piccolo Frankestein”. Claudio Durigon, sottosegretario leghista al Lavoro, se la ride di gusto. Ha sentito Di Maio difendere i decreti sicurezza, e già trae le sue conclusioni: “questa maggioranza è finita prima di iniziare”.

Durigon, Di Maio ha assicurato che i decreti leghisti non saranno cancellati.

Ho appreso con molto interesse che a suo parere i decreti sicurezza non si toccano. In poche parole questa maggioranza è già finita prima di iniziare.

E cosa glielo fa pensare?

Ricordo che Pd e M5s hanno bisogno dei voti di Leu. Sono curioso di vedere la Boldrini gridare “viva i porti chiusi” pur di partecipare al governo.

Il matrimonio giallorosso non s’ha da fare?

Ci sono troppe differenze. Se andranno fino in fondo nascerà un piccolo Frankestein. Una brutta pagina della politica che porterà tutte e due le compagini incontro a una debacle elettorale.

Gli ostacoli sembravano superati fino a poche ore fa.

Fossi al posto dei Cinque Stelle proverei a salvaguardare un minimo di identità, invece che fare un governo con il Pd di Renzi, da sempre loro nemico giurato.

Conte vi ha rassicurato sulle misure che portano la vostra firma?

È stato molto vago, purtroppo. Non ha detto né che le cancelleranno né che le salveranno. Siamo molto preoccupati da questo trasformismo puro, non si può cambiare completamente opinione da un mese all’altro.

Un eventuale governo dovrà fare i conti con qualche ostacolo in Parlamento. I dem vi accusano di volervi tenere per voi le presidenze delle commissioni.

Io ho votato un M5s come Fico presidente della Camera. Non lo avrei votato neanche col binocolo se non ci fosse stato un accordo da rispettare. Non vedo perché tenere le nostre presidenze dopo che sono state votate anche dai grillini sia scorretto. Troppo facile indicare la correttezza istituzionale solo quando fa comodo.

Per Silvio Berlusconi avete svenduto il Paese alla sinistra. Non tira una buona aria fra ex alleati.

Pur di scongiurare un governo M5s-Renzi abbiamo scelto di fare un passo avanti, tenendo la porta aperta a molti grillini che si sono fatti vivi in questi giorni. Il piano era lo stesso annunciato da Di Maio: votare subito il taglio dei parlamentari e tornare alle urne. Oggi è tornato sull’argomento in politichese stretto, dicendo tutto il contrario di tutto. Evidentemente ha cambiato idea, non sarebbe la sua prima giravolta a 360°.



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