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Dialogo, partecipazione e passione. Il Meeting di Rimini, che impresa!

Cala il sipario sulla quarantesima edizione del Meeting di Rimini. Una manifestazione che rappresenta, ormai da decenni, un’indiscussa certezza nel panorama del dibattito pubblico del nostro Paese e non solo, un luogo di confronto e di incontro in grado di raccogliere a fine agosto nel capoluogo di provincia romagnolo centinaia di migliaia di persone tra volontari, visitatori e curiosi, giornalisti, autorità da tutto il mondo, rappresentanti delle istituzioni, della politica e delle imprese. E d’altronde i numeri, pure di questa edizione, lo confermano: quasi un milione di presenze complessive, 179 dibattiti cui hanno preso parte 625 relatori, 25 spettacoli, 20 mostre, 35 manifestazioni sportive. Il tutto in un’area di 130.000 metri quadrati, per un’iniziativa che in totale ha generato un impatto positivo sull’economia locale pari a 23 milioni di euro. Formiche.net ha chiesto ad alcuni manager di fare un bilancio della loro esperienza al Meeting e di spiegare le ragioni per cui, a loro avviso, questa manifestazione continua a costituire, a 40 anni di distanza, un appuntamento così importante nella vita politica, sociale ed economica italiana.

ALLA SCOPERTA DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Partecipare al Meeting rappresenta sempre una grandissima opportunità di discussione su temi fondamentali della nostra vita“, ha commentato il presidente e amministratore delegato di IBM Italia Enrico Cereda che ha partecipato al panel dal titolo “A cosa penserà l’uomo? Creatività umana e intelligenza artificiale” cui hanno preso parte pure il docente di Teologia morale e Bioetica dell’Università Gregoriana padre Paolo Benanti e il direttore scientifico Osservatori Digital Innovation Alessandro Perego. Un dibattito nel quale si è parlato in particolare dell’intelligenza artificiale e delle sue implicazioni che – ha osservato Cereda – “possono essere positive, e rappresentare per questo un’opportunità, ma anche tali da richiedere una governance, soprattutto quando si parla di etica, intelligenza degli algoritmi e competenze del mondo del lavoro“. “Questioni su cui IBM è da sempre focalizzata“, ha rilevato ancora il manager, che ha ricordato il programma P-Tech destinato alla formazione dei più giovani nell’ambito del quale il colosso americano aprirà a settembre un centro a Taranto.

IL RITORNO ALLE ORIGINI DEL MEETING

Il Meeting è una manifestazione che da quarant’anni – da quando si teneva sulla spiaggia di Rimini – mantiene intatto il suo fascino e il suo interesse“, ha affermato il Senior Vice President Institutional Relations, Public Affairs and Media Communication di Lottomatica Giuliano Frosini, tradizionalmente un assiduo frequentatore della kermesse agostana. “A parte il crogiuolo di incontri e incroci sempre interessanti, ciò che mi colpisce di più è il ritorno a una serie di prospettive oggettivamente diverse da quelle con cui siamo quotidianamente abituati a confrontarci“, ha osservato ancora il manager. Che da questo punto di vista ha citato prima di tutto l’inesauribile passione di coloro che spontaneamente e gratuitamente decidono, almeno una settimana l’anno, di dedicare il loro tempo al Meeting e agli altri: “La vera forza di questo appuntamento sono i cosiddetti volontari: è davvero unico vedere queste 3.000 persone – ragazzi ma non solo – che decidono di rinunciare a una settimana di vacanze per poter dare una mano. Nell’organizzazione di convegni ed eventi ma anche nel compimento di lavori, in alcuni casi molto umili, che sono però fondamentali per la buona riuscita della manifestazione“. E ancora “la possibilità di incontro tra persone e organizzazioni di estrazione e talvolta di idee completamente diverse che riescono però a trovare un contenitore all’interno di cui il dialogo rappresenta il vero elemento distintivo“. Caratteristiche che, se vogliamo, questa quarantesima edizione ha reso ancor più forti ed evidenti: “Un meeting nuovo, quello di quest’anno, che ha rinnovato la sua governance e che mi pare abbia pure trovato la forza per recuperare la sua tradizione originale dell’incontro e dell’amicizia tra i popoli. Un ottimo modo per iniziare un nuovo corso“.

LA TRANSIZIONE ENERGETICA SPIEGATA AL MEETING

Presente a Rimini per il Meeting pure il vicepresidente esecutivo per la divisione Sostenibilità, Istituzioni e Regolazione Marco Margheri che ha partecipato al dibattito dal titolo “La sostenibilità ambientale nel contesto urbano” con il fondatore e presidente onorario di Illumia Francesco Maria Bernardi, il responsabile Affari Istituzionali Centrali di Enel Fabrizio Iaccarino, il componente del collegio dell’Arera Stefano Saglia, il presidente FISE Assoambiente Enrico Testa e il direttore Ingegneria A2A Ambiente Lorenzo Zaniboni. “Ci sono due livelli che mi hanno particolarmente colpito di questa edizione del Meeting e il primo è tematico“, ha commentato con Formiche.net Margheri, che poi ha spiegato: “Abbiamo partecipato al Meeting per dibattere in vario modo di transizione energetica. Ne abbiamo parlato rispetto all’evoluzione delle politiche europee, del rapporto tra il Vecchio continente e il resto del mondo e di ciò che avviene in città nel comportamento delle persone. Abbiamo trovato un interesse molto forte su questi temi che spesso hanno la pecca di rimanere confinati tra gli addetti ai lavori e che qui, invece, riescono ad aprirsi. In una piazza ampia, partecipata, con metà del tempo destinato agli interventi dei relatori e metà a domande e discussioni davvero larghe“. E poi la seconda dimensione, il fatto che i dibattiti non rimangano separati tra loro ma che, al contrario, “vadano a creare una trama di contenuti con i quali si immagina l’ideale di società che possiamo costruire insieme“. Per chi si occupa di transizione energetica – ha concluso Margheri – “è importante pensare al proprio lavoro in termini non esclusivamente tecnistici ma inserirlo in un modello più integrato e organico che tenga conto dell’impatto sulla comunità e la società“.

PAROLA D’ORDINE PARTECIPAZIONE

Questa edizione del Meeting mi ha lasciato il senso di un luogo straordinario di dialogo, quello che oggi alle imprese – alle grandi imprese in particolare – interessa di più“, ha osservato il capo degli affari istituzionali per l’Italia di Novartis Gianluca Ansalone, intervenuto nel panel “Sanità: la sfida della ricerca come motore di sviluppo” cui hanno partecipato anche Dino Amadori (direttore scientifico dell’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori), Renato Balduzzi (ex ministro della Salute e ordinario di Diritto costituzionale all’Università Cattolica del Sacro Cuore) e Andrea Lenzi (ordinario di Endocrinologia all’Università Sapienza e presidente dell’Health City Institute). “A Rimini abbiamo parlato delle prospettive e degli orizzonti che si aprono in settori strategici, nel caso di Novartis quello della salute a cui è legato strettamente il tema della competitività complessiva del sistema“, ha commentato ancora Ansalone. Che poi ha aggiunto: “Essere presente in un luogo così autorevole di scambio non soltanto tra attori diversi ma anche tra generazioni differenti mi ha permesso di arricchirmi intellettualmente e di portare il mio punto di vista che è stato positivamente contaminato da quello degli altri“. E poi la partecipazione e il coinvolgimento soprattutto dei più giovani, “un motivo di grande speranza per il Paese” che – ha concluso Ansalone – “rappresenta un elemento importantissimo pure per le grandi aziende che vogliono investire sul futuro“.

I PARTNER

Nel complesso, sono circa 130 le aziende ed enti che hanno partecipato a vario titolo, alla manifestazione. Tim ha partecipato al Meeting di Rimini come main partner, permettendo al grande pubblico di provare i servizi 5G già disponibili per l’enterteinment e non solo. Dopo l’estate saranno avviati corsi di alfabetizzazione digitale per promuovere l’utilizzo della nuova tecnologia che si terranno on line e in diversi spazi sparsi sul territorio.

Oltre a Tim, quest’anno sono stati main partner anche Intesa Sanpaolo ed Enel, con la controllata e-distribuzione. Sei invece gli official partner (Atlantia, Automobil Club, Banca 5 – del gruppo Intesa Sanpaolo – Fondazione Ania, Unipolsai, Eni). Tra gli altri, Randstad, Euronics, Nestle, Orogel e Philip Morris.

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