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Conte conquista il Nord. Il feeling tra il premier e Assolombarda

Fino a qualche mese fa era feudo indiscusso della Lega di governo. Forse lo è ancora, ma da oggi il Nord industriale ha cominciato a strizzare l’occhiolino al governo giallorosso. Il premier Conte questa mattina era a Milano, per l’assemblea di Assolombarda, l’associazione degli imprenditori lombardi, da sempre cuore pulsante della Confindustria, che oggi piange la perdita proprio di un imprenditore del Nord, l’ex presidente Giorgio Squinzi. Di ritorno a Roma, il premier ha portato in dote un piccolo bottino: una ritrovata sintonia con gli imprenditori del Nord, reduci da un cambio di governo arrivato in pieno agosto ma anche da un repentino abbassamento dello spread che piano piano ha ridotto i rischi di una nuova stretta sui prestiti alle aziende. E così tra il presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi e Conte si è materializzata una sorta di solidarietà che in vista della manovra da costruire sul Def appena approvato, può avere un suo peso specifico.

LA CHIAMATA DI CONTE

Ad aprire le braccia agli imprenditori è stato proprio il premier, facendo buon uso dell’autocritica. “Per troppi anni la politica non ha saputo ascoltare le istanze del mondo produttivo, si è irrigidita, si è chiusa in uno specchio autoreferenziale. Questo governo vuole voltare pagina. Le nostre porte sono aperte, lavoriamo fianco fianco con fiducia e coraggio per imprimere una vera svolta all’Italia“. Il nostro Paese “ha voglia di correre, crescere, cambiare – ha aggiunto – Solo remando insieme nella medesima direzione riusciremo a dare risposte concrete a queste ambizioni. Abbiamo molte sfide, vinciamole tutti insieme”. Il premier si è poi spinto oltre, dando alla platea di Assolombarda riunita alla Scala di Milano (presente Sergio Mattarella) che chiede 14 miliardi per il taglio del cuneo e lo stop immediato alla quota 100 e alla tassa sul contante, una sorta di riconoscimento storico. “Mi rivolgo a voi, cari imprenditori che ogni giorno vi impegnate per offrire prospettiva, sviluppo e occupazione alle vostre aziende. Grazie all’indiscussa qualità della vostra produzione, siamo seconda manifattura in Europa: siete il motore dell’Italia, della sua crescita, del suo export e ogni vostro primato è motivo d’orgoglio per me, per il governo, per il Paese. Grazie”.

LE IMPRESE RISPONDONO SI

La risposta delle imprese non si è fatta attendere. Conte, ha fatto intendere Bonomi, ha colpito nel segno. “Credo che il presidente sia stato molto chiaro”, ha affermato al termine dei lavori il numero di Assolombarda, “perché ha detto che le porte del governo sono sempre aperte”. È stato un incontro positivo, in cui entrambi abbiamo manifestato piena disponibilità alla collaborazione. Abbiamo fatto tante proposte sui temi dei giovani, dell’inclusione femminile nel mondo del lavoro, della sostenibilità ambientale. Ritengo dunque che si sia aperta una finestra positiva che può portare il Paese a tornare a crescere”.

SE IL NORD ATTACCA SALVINI

Dall’assemblea degli industriali del Nord è uscita anche un’altra novità. Le prime crepe tra gli imprenditori e la Lega di Matteo Salvini. Gli industriali non hanno gradito l’origine della crisi di governo innescata dal leader del Carroccio questa estate e pianificata dalla spiaggia del Papeete. “Non spetta a noi imprenditori sostituirci ai partiti, non diamo giudizi politici sul perché qualcuno abbia creduto di ottenere in poche settimane nuove elezioni o su come qualcun altro abbia deciso di dar vita a una nuova maggioranza con chi sin lì avversava duramente” ha detto Bonomi. Noi non rappresentiamo maggioranza o opposizione, noi siam imprenditori, noi siamo Assolombarda, noi siamo Confindustria. Non si guida un Paese da un balcone o da una spiaggia – ha aggiunto – è l’energia dell’intero Paese e la sua decisione a trasformarsi e migliorarsi ad ogni livello che deve rispecchiarsi nelle decisioni di chi lo guida”, perché “non sarà la spesa pubblica decisa dalla politica a salvarci, ma uno Stato diverso”.

LA SPONDA DEI SINDACATI

Anche i lavoratori hanno apprezzato le aperture della Confindustria del Nord. Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec nazionale, si è detto soddisfatto dal “discorso di Carlo Bonomi. Davanti al Capo dello Stato ha rinnovato l’impegno degli industriali lombardi a fare il loro meglio per la crescita del Paese. Ancora una volta il vento del Nord soffia sull’Italia che deve tornare a competere a testa alta ed il sindacato condivide questo anelito basato su impegno concreto. Abbiamo apprezzato la citazione di Aldo Moro sottolineata da Carlo Bonomi al termine del suo discorso al teatro della Scala”.

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