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Le fake news si combattono in rete. Parola di Razzante

Fake news, uso responsabile della rete, privacy e diffamazione. sono solo alcuni egli argomenti di cui si parla sul sito www.dirittodellinformazione.it nato da un’idea di Ruben Razzante, docente di Diritto dell’informazione, di Diritto europeo dell’informazione e di Diritto della comunicazione per le imprese e i media all’Università Cattolica di Milano ed editorialista di diverse testate. “Il sito – spiega a Formiche.net – punta a trattare con regolarità e con un linguaggio fluido e scorrevole tutti i temi più attuali del diritto dell’informazione e nasce proprio per avvicinare il grande pubblico alle regole del web, per troppo tempo considerate soltanto materia per addetti ai lavori”.

Perché ormai il web non è solo un luogo per addetti ai lavori. “Fornire aggiornamenti quotidiani su privacy, diffamazione, copyright, innovazione tecnologica e tanto altro è la funzione principale di un sito che ha l’ambizione di restare neutrale e imparziale nell’affrontare tutti i nodi cruciali della democrazia dell’informazione, perché l’informazione è un bene pubblico, di tutti”, prosegue Razzante. A chi è rivolto, allora, il sito? “A tutti, dai magistrati agli avvocati, dai giornalisti ai comunicatori, dagli insegnanti agli studenti, dalle famiglie alle imprese. Vorremmo che l’utenza del sito fosse davvero la più ampia possibile perché ciascuna di quelle categorie può trovarvi contenuti di interesse e suggerimenti e spunti utili per un uso sempre più responsabile della rete”.

E tra le varie sezioni (in tutto 6) ce n’è una dedicata nello specifico alle fake news. Perché? “La polemica degli ultimi anni sulle fake news è degenerata, soprattutto in Italia”, spiega Razzante. “Il fatto che una neonata forza politica presenti una proposta di legge per istituire una commissione d’inchiesta sulle fake news soltanto perché il suo leader non ha ancora digerito la sconfitta a un referendum di tre anni fa e anziché recitare il ‘mea culpa’ la attribuisce alle fake news, fa capire quanto sia ancora lunga la strada per l’affermazione di un’informazione di qualità”. Al di là degli esempi, però, “dedicare una sezione del portale alle fake news vuol dire stimolare le categorie, gli ordini professionali e tutti gli utenti a segnalare casi marchiani di fake news che riguardano la salute, l’ambiente, la politica, lo sport e tutti gli ambiti della vita pubblica, contribuendo a fare chiarezza sui subdoli meccanismi che favoriscono la diffusione di notizie false”.

Per farlo, Razzante ha contattato personalmente, uno per uno, i membri del comitato scientifico. “Sono persone che stimo da moltissimi anni e con i quali parlo di diritto dell’informazione da lungo tempo. Con alcuni di loro ho condiviso anche esperienze editoriali e professionali”. Tra i nomi, Silvia Grilli, direttrice di GraziaGiovanni Pitruzzella, professore di Diritto Costituzionale all’Università degli Studi di Palermo, Antonio Albanese, professore ordinario di Diritto civile e direttore del Dipartimento di scienze giuridiche all’Università Cattolica di Milano, Christian Rocca, direttore editoriale de Linkiesta, e tanti altri professionisti. “Il comitato scientifico che presiedo è una realtà volutamente composita e poliedrica – conclude Razzante – . Vorrei che da una riflessione comune e condivisa tra di noi possano emergere nuove idee per far crescere il portale e farlo diventare sempre di più un riferimento prezioso per gli utenti del web”.

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