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Innovazione e digitale, il ministro Pisano lancia il cambio alla guida dell’Agid

Avvicendamento in vista al vertice dell’Agenzia per l’Italia Digitale. Come anticipato nelle scorse settimane dal ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione, Paola Pisano (nella foto), è stato appena pubblicato il bando per la selezione di un nuovo direttore generale destinato a sostituire quello attuale, Teresa Alvaro. Il tempo per presentare la propria candidatura scade alle ore 12 del prossimo 12 novembre.

CHE COSA FA IL DIRETTORE DELL’AGID

Il capo dell’Agid – ente la cui responsabilità passa dunque al nuovo dicastero – resta in carica per tre anni (con un incarico rinnovabile) e ha tra i suoi compiti, come specifica lo stesso bando, la cura dei rapporti con le istituzioni e le amministrazioni pubbliche nazionali, comunitarie e internazionali, nonché con le regioni e le autonomie locali; e la gestione e l’attuazione delle direttive impartite dal ministro per l’Innovazione, nonché del raggiungimento degli obiettivi indicati dal dicastero.

I CRITERI DI SELEZIONE

Ferma restando la discrezionalità del ministro delegato nella scelta del candidato più idoneo allo svolgimento dell’incarico, tra i criteri di selezione figurano un’adeguata formazione universitaria, una comprovata qualificazione ed esperienza professionale in materia di innovazione tecnologica, un trascorso presso pubbliche amministrazioni o aziende private in materia di gestione di processi in questo ambito, essersi cimentati nella direzione di organizzazioni complesse, nella gestione e valorizzazione di team di lavoro, anche eterogenei e multidisciplinari, e nella conduzione di progetti e programmi di trasformazione digitale delle organizzazioni e dei servizi, e conoscenza nella gestione degli affari e dei procedimenti amministrativi.

I PIANI DEL DICASTERO DELL’INNOVAZIONE

Recentemente, intervenendo in audizione alla Camera in commissione Trasporti, il ministro Pisano – che nelle passate settimane si è recata a San Francisco per lo Us-Italy Innovation Forum – ha riassunto le linee programmatiche del suo dicastero, nel quale l’Agid – che subirà “una razionalizzazione delle competenze, del ruolo e delle funzioni”, reciterà un ruolo importante.
Al centro dei prossimi progetti ci sono investimenti, novità organizzative, appunto, ma anche il superamento di alcuni ostacoli gestionali e culturali.
I due focus principali all’interno del programma del ministero, spiegò il ministro, “sono la parte di digitalizzazione-innovazione, e le attività che facciamo a livello internazionale. Il perimetro della delega non riguarda solo la trasformazione digitale della Pa e dei servizi, ma anche l’innovazione del Paese. Per innovazione non intendiamo solo quella tecnologica, ma a tutto tondo, quindi anche l’ambiente, l’ambito sociale, l’educazione, la salute e le aziende. Quindi, innovazione all’interno di tutti i ministeri”.
Tra gli obiettivi, “c’è l’aumento dell’utilizzo dei servizi digitali: non basta digitalizzare un servizio, questo deve essere utilizzato. Maggiore è il numero di utenti che utilizzano il nostro servizio digitale, e più noi aumentiamo l’impatto all’interno del nostro territorio. Oltre ai cittadini, anche l’utilizzo da parte delle imprese è un nostro target”. Un secondo obiettivo, ha detto ancora, “è l’aumento della produttività e dei posti di lavoro: questo riguarda sì la digitalizzazione, ma soprattutto l’innovazione. Noi siamo chiamati a creare un ecosistema culturale, regolamentare ed economico che riesca a far crescere l’innovazione all’interno del nostro territorio, svilupparla e attrarla, ma attrarre e creare anche competenze”.

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