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Così porteremo l’Italia dell’hi-tech nel tempio dell’innovazione. Parla Luongo (Ice)

Il meglio dell’innovazione made in Italy nella terra più innovativa del mondo, quel triangolo tra San Francisco, la Silicon Valley e Palo Alto. E proprio in uno dei simboli della California che ha rivoluzionato la tecnologia, la Stanford University, si svolgerà i prossimi 17 e 18 ottobre il Us-Italy Innovation Forum, al quale grazie a Confindustria e l’Agenzia Ice, l’ente per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, parteciperà una nutrita delegazione di imprese italiane. Rappresentate per l’occasione ai massimi livelli dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in questi giorni in visita ufficiale negli Stati Uniti.

NELLA TERRA DELL’INNOVAZIONE

Il cuore dei lavori è previsto per il 18 ottobre mattina ed avrà un focus sui seguenti settori così raggruppati. Big Data, Internet of Things & Artificial intelligence, Mobility, Smart cities&Advanced manufacturing, Space industry, Science e Technology. Quanto alla filosofia dell’evento a forte partecipazione italiana, è semplice:  promuovere l’innovazione italiana dando l’opportunità di sviluppare relazioni più stabili e strategiche con il mondo dell’innovazione americana in vista di collaborazioni future. Non è un caso che all’evento californiano partecipino alcuni dei nostri campioni nazionali dell’innovazione, come Poste, Enel e l’Agenzia Spaziale Italiana, rappresentante rispettivamente dai ceo Matteo Del Fante, Francesco Starace e dal presidente Giorgio Saccoccia. A rappresentare lo Stato italiano invece, ci sarà, oltre Mattarella, il ministro dell’Innovazione, Paola Pisano.

ITALIA, ECCELLENZA TRA LE ECCELLENZE 

Formiche.net ha sentito Roberto Luongo, che dell’Ice è direttore generale. “In una delle capitali mondiali dell’innovazione noi ci andiamo a presentare con il meglio della nostra stessa innovazione, nei settori che sono assi portanti della nostra economia, come l’hi-tech. Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro dell’Ambasciata italiana a Washington, Consolato italiano a San Francisco, ministero degli Esteri e ovviamente Ice. Il merito è aver portato le nostre eccellenze hi-tech fuori dai nostri confini, in uno dei templi dell’innovazione. La portata del Forum è questa: siamo andati oltre i tradizionali settori, come il food e il fashion, oltre gli stereotipi. Questo per dire e far vedere al mondo che l’Italia ha anche molto altro da dimostrare”.

Luongo si spinge ancora più in là. “L’Italia ha qualcosa da insegnare anche ai grandi campioni mondiali dell’innovazione. Abbiamo eccellenze nell’Intelligenza artificiale per esempio o anche nelle energie rinnovabili o nel settore delle Poste. E che dire della robotica che ha così cambiato la lavorazione nelle fabbriche e dell’aeronautica. Tutti settori dove siamo fortissimi. Inoltre porteremo anche tutta una serie di innovazioni riguardanti il settore dell’automotive. Il minimo comun denominatore è mostrare il volto innovativo dell’Italia ai grandi dell’innovazione, questa è la prima vera grande iniziativa che facciamo insieme alla Farnesina dopo che il Consiglio dei ministri ha approvato il passaggio delle deleghe al commercio estero al ministero degli Esteri. Dobbiamo capire che noi abbiamo dei primati, faccio ancora l’esempio dell’aeronautica, che vengono invidiati all’estero, come ho potuto notare di recente nel Regno Unito”.


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