Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Che errore Quota 100. Ma Conte non si preoccupi. Parla Conzatti (Italia Viva)

Se c’è un neo nella manovra giallorossa, quello è la Quota 100. La creatura della Lega, sopravvissuta alla prima legge di Bilancio targata M5S-Pd. Il premier Giuseppe Conte non ha mai nascosto l’intenzione di rivederne alcuni aspetti, senza tuttavia stravolgerne la filosofia e l’impianto. Non è così per Italia Viva, il partito nato dalla scissione renziana dal Pd, che chiede l’azzeramento della misura. Compito difficile, visto che Quota 100 non solo è difesa dal premier, che l’ha blindata definendola come un “pilastro” della manovra, ma anche dallo stesso Movimento. Formiche.net ha sentito Donatella Conzatti, senatrice trentina che a settembre ha lasciato Forza Italia per aderire a Italia Viva, in veste di capogruppo in commissione Bilancio.

Senatrice, perché volete eliminare Quota 100?

Ci sembra una misura iniqua, che dal punto di vista tecnico non ha avuto effetti positivi se non quello di assorbire parte degli esodati. Noi non l’abbiamo mai votata e dal punto di vista politico non l’abbiamo mai condivisa.

Dobbiamo aspettarci da parte di Italia Viva un blitz anti Quota 100 in Parlamento sotto forma di emendamento?

Non ci sarà nessun emendamento strano, nessun atteggiamento sospetto. Il nostro è solo un ragionamento di ampio respiro per dire ‘ripensiamo Quota 100’. Nessuno deve preoccuparsi.

Conte però, lo è…

Non deve. Quello di Italia Viva è solo una presa di posizione verso una misura che non reputiamo utile, che ha creato uno scalone su chi compier gli anni subito dopo la finestra. Questo difetto si può correggere e poi possiamo anche pensare di rendere strutturale l’Ape social. Le risorse d’altronde sono poche, se magari le riutilizziamo in modo diverso è meglio per tutti.

Pochi giorni fa l’ex viceministro all’Economia Enrico Morando ha fatto notare che i soldi della Quota 100 potevano essere usati per la crescita…

Anche, sì. Vedendo le proiezioni future ci sembra che Quota 100 non interessi più di tanto. Questa è una maggioranza che poggia su quattro gambe e queste quattro gambe devono lavorare in maniera costruttiva. E allora facciamolo.

In sintesi, la manovra le piace o no?

Difficile poter dire che piaccia. Si tratta di una manovra di salvataggio, per salvare i conti, si è fatto il meglio possibile. Lo spread è calato e l’Iva è stata sterilizzata, almeno i fondamentali sono salvi. Ma per la crescita rimane ben poco.

Ne avremmo un grande bisogno invece di Pil.

Infatti. Ed è per questo che se ci sono delle misure che non ci convincono e che possono essere usate in maniera costruttiva, anche per la crescita, diciamolo.

Conzatti, oggi inizia la Leopolda. Cosa si aspetta?

Innanzitutto la nascita del partito di Italia Viva che già non è poco. E poi mi aspetto che escano delle parole chiave e programmatiche per il nostro futuro: famiglia, donne, green. E molto altro.

A proposito di green. Il Green new deal lanciato da Conte. La convince?

Il tema è stato posto in maniera dirompente, ora va incanalato in modo pragmatico e concreto per arrivare a una visione più sostenibile del mondo. Detto questo, io rappresento anche la gamba femminista di Italia Viva.

Le donne non hanno ancora lo spazio che meritano…

Sì, è un grossissimo problema. C’è una sotto-natalità fortissima perché le donne che non si sentono sicure sul posto di lavoro non fanno figli e questo è un gran bel problema. Ci si è resi conto di questa problematica e rispetto a qualche mese sono stati fatti passi in avanti.

Chiudiamo tornando alla manovra. Tassare la plastica è giusto?

Non è mai giusto tassare in sè, non siamo nati per alzare le tasse. Però vediamola così: cercheremo di bilanciare il tutto. Questa è una tassa per un passo strategico verso la sostenibilità, ma garantiremo incentivi a chi si comporta virtuosamente prima e meglio.

×

Iscriviti alla newsletter