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L’Italia sospesa tra Sardine e Capitano. L’analisi di Arditti

O con lui o contro di lui. In Italia va in scena un nuovo derby politico: salviniani vs antisalviniani. Cambiano i simboli, le casacche e i protagonisti ma lo schema di gioco resta sempre lo stesso del ventennio berlusconiano. Da un lato chi acclama il “Capitano” come salvatore della Patria, dall’altro chi lo dipinge come il male assoluto, due tifoserie che lasciano poco spazio a voci fuori dal coro.

È una rilevazione di Swg a mostrarci i due volti di un Paese spaccato a metà (33% i pro Salvini, 41% quelli che invece non hanno nessuna fiducia nel segretario leghista). “Sardine” contro “gattini”, due Italie che si dividono su tutto: Europa, immigrazione, diritti, ambiente e stile di comando.

C’è però una differenza non da poco. Se infatti un fronte si presenta compatto intorno al suo leader, l’altro invece appare frammentato e in ordine sparso, tenuto insieme quasi esclusivamente dall’ambizione di fermare la corsa di Salvini verso Palazzo Chigi.

Arditti 1-

Ma cosa pensano gli italiani del “popolo” delle sardine?

Anche in questo caso, senza troppe sorprese, il Paese è diviso in due.

Il 41% dei cittadini sostiene che si tratti di un movimento spontaneo animato solamente dalla voglia di riscoprire la politica con la “P” maiuscola, come recita il manifesto delle Sardine.

Il 36% degli intervistati invece sposa l’ipotesi sovranista: nessuna genuinità popolare bensì piazze eterodirette dai partiti del centrosinistra (Pd su tutti).

Arditti 2-

Per capire come finirà il primo round dello scontro tra Salvini e le Sardine, dovremo attendere i risultati elettorali in Emilia-Romagna, dove il movimento è nato, e in Calabria dove sta riscuotendo numerose adesioni.

Quello che però è certo è che le Sardine si trovano nella scomoda posizione di dover fare da scudo a un centrosinistra diviso in mille rivoli e già logorato dai primi difficili mesi di governo.

L’esecutivo giallorosso infatti riceve una bocciatura sonora dagli italiani sulle due partite più importanti delle ultime settimane (manovra economica e caso Ilva).

E così prende corpo la rassegnazione di un fronte politico che occupa tutti i posti di potere ma che già si sente opposizione e scende in piazza a protestare come se la presa leghista di Palazzo Chigi fosse inevitabile.

Arditti 3

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