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Lo Spazio tra Italia e Francia. Il sottosegretario Fraccaro in visita a Parigi

Si consolidano i rapporti tra Roma e Parigi oltre l’atmosfera, anche nel campo dei lanciatori. In vista dell’appuntamento dell’anno per lo Spazio del Vecchio continente, la ministeriale dell’Agenzia spaziale europea (Esa) in programma tra pochi giorni a Siviglia, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, delegato dal premier Giuseppe Conte per il settore, ha fatto tappa a Parigi per diversi incontri, accompagnato dall’ambasciatrice italiana Teresa Castaldo. Nel frattempo, a Vienna, il coordinatore dell’Intergruppo parlamentare per l’Aerospazio Niccolò Invidia ha partecipato alla chiusura dell’autorevole “World Space Forum di Vienna: Access to Space4all”, organizzato dall’Onu. È la Space diplomacy italiana.

I RAPPORTI CON PARIGI

Oltralpe Fraccaro ha incontrato il ministro francese dell’Istruzione, della ricerca e dell’innovazione Frederique Vida, competente per lo Spazio nel governo Édouard Philippe. “Lo spazio rappresenta un settore strategico per l’Italia e la partecipazione ai programmi bilaterali è indispensabile per consolidare il ruolo di primo piano che esercitiamo a livello internazionale”, ha detto Fraccaro a margine dell’incontro. “Siamo tra i grandi Paesi nello spazio – ha aggiunto – e lo dimostra anche l’accordo di cooperazione che intendiamo siglare presto con la Francia per rafforzare i legami tra le nostre agenzie nazionali e contribuire alla definizione di una politica spaziale europea”. I rapporto con Parigi in questo campo sono inevitabili: “Italia e Francia sono Paesi fondatori dell’Esa e tra le massime potenze spaziali del mondo”. Per questo, “coordinare le rispettive strategie ed elaborare programmi comuni contribuirà ad aumentare le capacità competitive a livello globale”.

SPACE DIPLOMACY

In più, “la cooperazione con la Francia servirà inoltre a rafforzare il ruolo di leadership dell’Italia in ambito scientifico e tecnologico, consolidando così il posizionamento delle nostre industrie in Europa”. La Space diplomacy che avanza: “Lo sviluppo economico in ambito spaziale passa attraverso i canali della diplomazia e il nostro obiettivo è quello di valorizzare nelle sedi internazionali le competenze dell’Italia in settori specifici”, ha rimarcato Fraccaro. Si punta tra gli altri all’ “osservazione della Terra con il programma Copernicus, i moduli pressurizzati e i lanciatori come Vega C che vogliamo far tornare a volare”. Sono i settori di punta per l’Italia, sia in vista della ministeriale di Siviglia (dove occorrerà far valere gli interessi in tal senso), sia per l’ambizione di partecipare ai prossimi grandi programmi esplorativi internazionali, a partire dal ritorno sulla Luna che gli Stati Uniti mirano a realizzare entro il 2024. Solo qualche settimana fa è arrivata in tal senso l’intesa tra Nasa e Agenzia spaziale italiana (Asi), primo passo per salire a bordo.

L’ACCORDO CON PARIGI

Tornado ai rapporti con i cugini d’oltralpe, “i vantaggi della cooperazione tra le agenzie spaziali italiana e francese riguarderanno, naturalmente, anche lo sviluppo di nuovi servizi e applicazioni con ricadute positive per tutti i cittadini”. È qui che si lavora “per firmare già nei prossimi mesi l’accordo con Parigi contenente tutti questi obiettivi”. Eppure, ha notato ancora Fraccaro, “già l’interministeriale di Siviglia sarà l’occasione per intraprendere concretamente questa prospettiva di sinergia nello spazio tra Italia e Francia”.

VERSO LA COOPERAZIONE INDUSTRIALE

Il sottosegretario ha incontrato anche il consigliere per gli Affari strategici del premier Philippe, Stephen Marchisio. Fraccaro, si legge in una nota di palazzo Chigi, ha sollevato il tema della sostenibilità, non solo a livello dei modelli di sviluppo nazionale ed europeo ma anche relativamente alla filiera dello spazio che “deve darsi prospettive di crescita compatibili con l’ambiente”. In tal senso il sottosegretario ha lanciato una proposta per “elaborare un approccio comune di politica industriale nel settore, anche coinvolgendo la Germania, al fine di preservare gli interessi nazionali in merito ai programmi europei”.

IL TEMA DEI LANCIATORI

Per questo Fraccaro ha incontrato anche l’ad di ArianeGroup (il colosso franco-tedesco che realizza il vettore Ariane) André-Hubert Roussel e la responsabile delle strategie, l’italiana Morena Bernardini. Il tema è delicato, considerando che da tempo si rincorrono le voci sulla possibile competizione tra l’Ariane 6.2 e il futuro vettore made in Italy Vega C (tra l’altro commercializzato da Arianespace). In tal senso sono arrivati nei giorni scorsi i due protocolli d’intesa siglati da Esa e Arianespace con Ariane Group e Avio per Vega C. Riguardano la fase di produzione e utilizzo dei vettori, nonché gli aspetti relativi alle responsabilità tecniche e industriali in vari ambiti, come la conformità ai requisiti di alto livello nella vita utile, l’autorizzazione al lancio, la gestione della configurazione e la manutenzione di diversi asset. Per il vice presidente dell’Istituto affari internazionali Michele Nones, si tratta di “aver definito, di comune accordo, un confine fra l’utilizzo di un lanciatore o dell’altro” e ciò “consente oggi di proseguire sulla strada di una strategia comune europea nel settore dello Spazio”.

IL COLLOQUIO

E infatti Palazzo Chigi nota che “Fraccaro ha approfondito le nuove opportunità di commercializzazione dei nostri prodotti e lo sviluppo del comparto dell’industria spaziale nazionale, sottolineando la necessità di rafforzare la partnership italo-francese in questo settore”. Inoltre, “si è affrontata in particolare la necessità di una posizione comune sui programmi di lancio, anche alla luce del recente protocollo tra ArianeSpace e Avio per la commercializzazione del lanciatore Vega”. Non solo Spazio però nella visita parigina di Fraccaro. Con Marchisio si è parlato anche dell’agenda delle rispettive riforme economiche e alcune questioni europee come i diritti sociali.

LA CONFERENZA ONU A VIENNA

Nel frattempo si è concluso oggi il “World Space Forum di Vienna: Access to Space4all”, l’evento svoltosi nella capitale austriaca sotto l’organizzazione delle Nazioni Unite. Vi hanno partecipato numerosi esperti, decisori, aziende private, università, Ong e organizzazioni internazionali. L’obiettivo? Condividere idee e opinioni sull’importanza dello Spazio per la società e definire strategie su quattro aree tematiche: economia e spazio, società e spazio, accessibilità allo spazio, e diplomazia spaziale. Proprio su quest’ultimo tema è intervenuto Invidia. Al centro del suo intervento gli investimenti nel settore e le imprese nazionali, “tra le più innovative e tecnologiche nel settore”.

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