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Perché Padoan ora evoca il piano B. L’ombra dell’uscita dall’Euro

Non è la prima volta che Pier Carlo Padoan interviene a favore del Mes. Ma oggi, in un breve intervento pubblicato su Inpiù, la testata online diretta da Paolo Mazzanti, l’ex ministro dell’economia va un po’ oltre. Padoan denuncia le “evidenti falsità” che hanno condizionato il dibattito.

La prima è che “il governo Conte uno ha firmato di nascosto il Trattato, il cui contenuto era ignoto ai partiti di maggioranza (gialloverde)”.

La seconda falsità è che “il Mes ruba ai poveri italiani per salvare le banche tedesche (casomai sono i tedeschi a fornire risorse per salvare le banche di altri paesi)”.

Terza falsità: “Il Mes costituisce un rischio per l’Italia (il rischio per l’Italia è il suo debito)”.

L’economista del Pd, generalmente refrattario a retroscena e complottismi aggiunge che a colpirlo di più questa volta sia stato il tempismo e la predeterminazione di questa campagna mediatica. Che ha avuto il suo climax nella bagarre alla Camera (dove era inusualmente presente l’onorevole Meloni). È lecito avanzare un sospetto… c’e aria di “piano B”.

Chiaro il riferimento al famoso piano B dell’ex ministro di Paolo Savona (poi smentito) che prevedeva una uscita dall’Euro. Savona aveva parlato di un possibile intervento esterno, fattori che potrebbero spingere l’Italia fuori dalla moneta unica, più che a una decisione precisa per lasciare la moneta unica. Il famoso “cigno nero”, che l’attuale presidente della Consob aveva interpretato come una spinta imprevista verso l’Italexit. In questo caso Padoan sembra invece evocare una strategia di Lega e Fratelli d’Italia per spingere il Paese in una situazione che non può che portare all’uscita dall’euro.

Il Mes è un trattato fondamentale per la permanenza nella moneta unica, visto che contiene il backstop (la rete di salvataggio) se debiti sovrani o banche finiscono nei guai. Se il governo dovesse porre condizioni o se in una fase succesiva il Parlamento dovesse respingere la ratifica del trattato, si aprirebbero scenari nuovi. Che non dispiacciono ai politici (una minoranza) che vorrebbero l’uscita dall’euro.

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