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Fincantieri a vele spiegate in Qatar. L’intesa con la Difesa

Dopo il maxi contratto del 2016 per sette navi e quattro miliardi di euro, il Qatar conferma la fiducia a Fincantieri. Il Gruppo guidato da Giuseppe Bono ha siglato a Doha un’intesa con Barzan Holdings, società posseduta al 100% dal ministero della Difesa qatariota, con l’obiettivo di rafforzare la partnership strategica, la possibilità di ordini per nuove unità già nel 2020 e la prospettiva di gestire l’intera flotta navale del Qatar. La notizia arriva a pochi giorni dalla visita nell’Emirato del presidente Sergio Mattarella, sulla scia dei rapporti ormai consolidati tra i due Paesi nel settore della Difesa

LA VISITA DI MATTARELLA

Martedì scorso, a Doha, il colloquio del capo dello Stato con l’emiro Tamim Bin Hamad è stato seguito da una colazione a cui hanno preso parte gli amministratori delegati delle principali aziende italiane, tra cui anche Fincantieri. D’altra parte, nel 2018 l’interscambio commerciale tra Italia e Qatar è stato pari a 2,6 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 2,3 dell’anno precedente. Rilevante il contributo del comparto della difesa. Quattro anni fa, Fincantieri ha siglato il contratto per sette navi (attualmente in costruzione nei cantieri italiani del Gruppo) e circa 4 miliardi di euro. In quell’occasione fu “il sistema-Italia” a vincere la commessa, con il coinvolgimento sul programma di Leonardo, MBDA ed Elettronica, e il supporto istituzionale essenziale per l’export del settore.

LA NUOVA INTESA

Lo schema potrebbe ora ripetersi. Il memorandum of understanding è stato siglato da Bono e dal presidente di Barzan Holding Nasser Al Naimi, alla presenza del ministro della Difesa Khalid Bin Mohammed Al Attiyah e dei vertici delle Forze armate del Paese. Barzan Holding è responsabile per il potenziamento delle capacità militari dell’Emirato. L’intesa con Fincantieri prevede studi su nuove tecnologie e capacità. I programmi previsti includono la progettazione, la costruzione e la gestione della base navale, fino alla gestione dell’intera flotta navale. Si parala inoltre di nuove tecnologie, come il digital radar e la cyber-security. Si prevede soprattutto la possibilità di fornire nuove unità navali e sottomarini.

LA STRATEGIA MEDIORIENTALE

“L’intesa – spiega il Gruppo di Trieste in una nota – implementa la strategica relazione tra Fincantieri e le forze armate del Qatar e si inserisce nella strategia di sviluppo del business della società in Medio Oriente”. D’altra parte, il contratto firmato nel 2016 prevede anche servizi di supporto in Qatar per ulteriori dieci anni dopo la consegna delle unità, elemento che richiede un rapporto stabile e che apre ad altre opportunità commerciali. Non a caso, “per rafforzare ulteriormente la propria posizione nello scacchiere mediorientale”, Fincantieri ha realizzato a Doha Fincantieri Services Middle East: “Sarà il fulcro di tutte le attività di servizi e di post vendita sulle navi militari del Gruppo nel Paese”.

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