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Intelligence, politica e università. L’Italia cyber di ITASEC20

Il modello è di quelli già sperimentati all’estero, e di successo. Un’alleanza di università, politica, intelligence all’insegna della sicurezza cibernetica e dell’innovazione tecnologica. Questa la filosofia che ha accompagnato l’edizione del 2020 di ITASEC. Novecento partecipanti, venti sponsor e centotrenta appuntamenti in calendario hanno confermato la kermesse come luogo di incontro fra mondo imprese, autorità e mondo della ricerca. Organizzata assieme all’Università Politecnica delle Marche e con l’Università di Camerino, la manifestazione ha portato ad Ancona dal 4 al 7 febbraio centinaia di addetti ai lavori del mondo cyber per fare il punto sul perimetro digitale nazionale sotto la supervisione del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica).

È la prima volta per Ancona: le scorse edizioni erano andate in scena a Venezia, Milano e Pisa. “accademiche – ha dichiarato Paolo Prinetto, direttore del Laboratorio Nazionale di Cybersecurity del CINI. “La sicurezza di un sistema è data dalla sicurezza delle sue parti – ha commentato il direttore del laboratorio Paolo Prinetto – così per noi anche i tavoli di discussione e di confronto devono essere vivi e partecipati in tutte le Regioni, per favorire la più ampia circolazione delle idee e per assicurarci che tutti si sentano pienamente coinvolti in quella che dev’essere l’ambizione nazionale di un Paese più sicuro nel dominio cyber”.

Oltre agli esperti del settore, ad ITASEC20 sono intervenuti volti noti della politica e del mondo della sicurezza, non solo italiano, dal sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo al sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano e il ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, dal direttore della Polizia Postale e delle Comunicazioni Nunzia Ciardi al capo delle cyber policies del cyber-comando istituito dalle forze armate francesi Isabelle Valentini.

Significativa anche la presenza di illustri rappresentanti dell’intelligence italiana, a dimostrazione che ricerca e sicurezza sono due realtà imprescindibili l’una dall’altra. Presenti fra gli altri i vicedirettori generali del Dis (Dipartimento informazione e sicurezza) Bruno Valensise, che ha tenuto una lezione sul perimetro di sicurezza cibernetica nazionale, e Roberto Baldoni, che ha eviscerato la strategia nazionale sulla sicurezza informatica lanciata proprio dal palco di ITASEC la scorsa edizione.

Tra sessioni di studio e laboratori c’è stato infine spazio per la premiazione dei giovani  talenti digitali del Team Italy, la squadra di esperti di sicurezza informatica che maggiormente si è distinta durante l’ultima edizione di CyberChallenge.it e che ha conquistato il podio vincendo il secondo posto ai Campionati Europei di Cybersecurity nel 2019.

Una premiazione che molto deve all’ampio parterre di sponsor che hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa, dagli sponsor platinum (Accenture, Aizoon, Blu5, BV Tech, Cisco, Eni, EY, Exprivia Italtel, Fincantieri, IBM e Leonardo) a quelli gold (Certego, Cy4Gate, Cybertech, Huawei, PwC, Terna) e silver (Monte dei Paschi di Siena, Prisma, Tiesse).

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