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Covid-19, la crisi è (anche) reputazionale. Serve una strategia di comunicazione

Siamo tutti giustamente concentrati sulla dimensione sanitaria dell’emergenza Covid-19 in Italia. I pensieri di istituzioni, cittadini, imprese, enti di terzo settore, sistema dei mass media sono focalizzati sulla risoluzione della fase emergenziale e sul ritorno alla normalità. In questo senso, il sistema dei vecchi e nuovi media sta svolgendo il proprio compito per informare, sensibilizzare a comportamenti corretti, tenere uniti e coinvolti tutti verso questo obiettivo.

C’è tuttavia un’emergenza che dovremo presto affrontare, di nuovo in modo congiunto e finalizzato, al termine della diffusione del coronavirus: è l’emergenza di riuscire a comunicare un sistema Paese diverso, che ha sperimentato una situazione molto difficile dal punto di vista sanitario ed economico, ma che, con coesione e impegno, ha superato questa fase. Importanti settori economici (“Made in Italy”, turismo) possono avere conseguenze ancora più gravi, e di lungo termine, se l’immagine dell’Italia rimarrà associata a lungo all’emergenza coronavirus. Secondo l’ultimo Rapporto di Banca d’Italia, il turismo è un comparto che vale il 5% del Pil italiano e impiega il 6% della forza lavoro nazionale. Ancora più rilevante il caso dei molti settori merceologici (dall’agroalimentare alla moda) che beneficiano del marchio “Made in Italy”: secondo il Made in Country Index del 2019 il marchio italiano è censito al sesto posto per reputazione tra i consumatori di tutto il mondo.

Come mantenere la reputazione acquisita, come garantire la continuità dei settori produttivi e ricettivi, come sostenere imprese e occupazione è una questione prettamente politica, in questa prima fase, ma deve necessariamente considerare un adeguato piano di comunicazione, rivolto a segmenti e target definiti dell’opinione pubblica mondiale, in un secondo tempo.

Agire con un piano di comunicazione per l’Italia coerente, finalizzato, distribuito e in grado di sostenere la reputazione di importanti settori del Paese è una necessità che il governo Conte dovrà affrontare non appena il Covid-19 sia stato debellato, per evitare che un’epidemia sanitaria si trasformi in una pericolosa recessione economica. Sarà opportuno che le energie migliori nel settore della comunicazione del Paese si pongano in relazione con le istituzioni per la messa a punto di idee, progetti, programmi, dedicati a questo scopo, anche mediante i servizi digitali resi disponibili in modo gratuito dal ministero della innovazione tecnologica.


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