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Covid-19, Pechino perderà (quasi) metà ricchezza. Report (shock) Goldman Sachs

Ancora tempo di conti in casa Goldman Sachs. La più grande banca d’affari americana, fresca di maxi iniezione da 1 miliardo presso i suoi fondi, continua a sfornare report sulle conseguenze del coronavirus per l’economia mondiale. Stavolta i numeri sono impressionanti, forse oltre la semplice immaginazione. Nel secondo trimestre dell’anno, quando gli effetti della pandemia saranno contabilizzati e dunque reali, enormi pezzi di economia mondiale saranno andati in frantumi. Cina, Europa, Stati Uniti, nessuno si salverà, chi più chi meno, certo ma il prezzo lo pagheranno un po’ tutti.

CINA SHOCK

La recessione del Pianeta nel 2020 è assicurata. Ma ci sono almeno due numeri che forse nessuno si aspettava: quelli cioè relativi alla caduta del Pil negli Stati Uniti nel secondo trimestre e della Cina entro il primo. Al Dragone andrà peggio di tutti. Il coronavirus “ha spinto l’economia mondiale in una profonda recessione”, si legge nel report. Il che “potrebbe portare il Pil reale globale a diminuire di circa l’1% nel 2020, un calo superiore persino a quello registrato l’anno successivo allo scoppio della crisi finanziaria globale (2008, ndr). Poi, il dato shock sulla Cina. “Una contrazione del 42% del Pil reale nel primo trimestre”. In altre parole, il coronavirus ha polverizzato poco meno della metà della ricchezza cinese. Per ogni dieci miliardi di Pil, 4 sono evaporati.

IL PREZZO PER GLI USA

Per le economie avanzate, invece, la previsione di Goldman Sachs è che gli effetti più negativi si percepiranno nel secondo trimestre. Non siamo ai numeri cinesi, ma poco ci manca. La banca d’affari statunitense stima per gli Usa addirittura nel secondo trimestre un calo del 24% del Pil: un crollo due volte e mezzo più grande del calo più grande registrato nel dopoguerra. “Il timore del virus porta i consumatori a continuare a tagliare le spese per i viaggi, l’intrattenimento e i ristoranti. Le interruzioni nelle catene di approvvigionamento che stanno emergendo e il recente irrigidimento delle condizioni finanziarie assesteranno un altro colpo alla crescita”, spiegano da Goldman.

ITALIA, ALLACCIATE LE CINTURE

E l’Italia? Qui c’è da tenersi forte. Il nostro Pil, ma il dato va ovviamente aggiornato in base alla durata delle restrizioni messe in atto dal governo, potrebbe perdere fino all -11% nel 2010. Anzi, Goldman parla di -11,6%, che è tantissimo in termini di ricchezza mancante. Per avere un termine di riferimento attendibile della portata basta calcolare la percentuale del calo sui 1.900 miliardi di Pil tricolore. Ebbene, si parla di 230 miliardi circa. In pratica nove volte tanto le cifre stanziate dal decreto Cura Italia di dieci giorni fa.

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