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Golden Power, anche la Germania alza il muro. E torna l’allarme vaccini

Adesso anche la Germania corre ai ripari. Il governo tedesco ha approvato un disegno di legge che rafforza lo screening degli investimenti diretti esteri e mette in campo nuove misure per prevenire azioni ostili e scalate di attori esteri nelle aziende del Paese.

Tra le novità della riforma, attesa da tempo e ora pronta ad affrontare il vaglio del Parlamento, due nuove previsoni. Il governo potrà bloccare transazioni e accordi che presentino “interfenze potenziali” con gli interessi tedeschi, fa sapere un ufficiale sotto anonimato all’Abc. Al momento, l’esecutivo può solo intervenire solo sulle transazioni che costituiscono un “pericolo attuale” per la sicurezza nazionale.

Con il nuovo disegno di legge il governo Merkel potrà inoltre sospendere acquisizioni sospette. Durante il periodo di revisione delle autorità, l’accesso al know-how dell’azienda in via di acquisto sarà “ristretto”. Attualmente Berlino ha già la possibilità di bloccare acquisizioni di oltre il 10% del capitale in settori considerati “sensibili” come difesa, telecomunicazioni, robotica, intelligenza artificiale o biotecnologie, se l’operazione presenta un pericolo per sicurezza pubblica. Il disegno di legge consentirà ora alle autorità di sospendere le transazioni in attesa della decisione, e avallerà un controllo del ministero dell’Economia in presenza di un sospetto.

L’obiettivo, ha annunciato il ministro delle Finanze Peter Altmaier, è rafforzare la “sicurezza nazionale tedesca” e la “fornitura di alcuni beni essenziali, come i vaccini”. All’attenzione del governo ci sono settori, come il biomedicale, il farmaceutico, le telecomunicazioni, l’Intelligenza artificiale e la robotica, i semiconduttori, che la pandemia ha reso appetibili a investitori stranieri, riporta Reuters.

Il riferimento di Altmeier ai vaccini sembra richiamare l’incidente dipolmatico di marzo con gli Stati Uniti, quando il governo Merkel ha accusato l’amministrazione Usa di aver tentato di rilevare un progetto di vaccino contro il coronavirus sviluppato dal laboratorio tedesco Curevac. Il ministro ha aggiunto che in questo momento è in corso l’esame di un tentato takeover estero di un’azienda tedesca impegnata “in aree importanti della produzione medica”, specificando di non poter aggiungere dettagli.

I destinatari del nuovo provvedimento sono anzitutto i “Paesi non-europei”. Il timore dello shopping di attori esteri nei settori strategici tedeschi ha da anni innescato un dibattito sull’opportunità di rafforzare le misure difensive. Prima l’acquisto per 5 miliardi di dollari di Kuka Robotics da parte dei cinesi di Medea nel 2016, poi il tentato take-over nel 2018 di 50Hertz dai cinesi di State Grid, fermato da un intervento last minute della KfW (la Cdp tedesca), avevano suonato un campanello d’allarme.

Su questo fronte, la legge dà seguito alla strategia industriale lanciata dal governo lo scorso anno contro le acquisizioni ostili, ma anche al regolamento Ue 452/2019 sullo screening degli investimenti diretti esteri, che conteneva apposite disposizioni per intervenire in caso di una “crisi sanitaria pubblica” e invitava gli Stati membri a “considerare tutti i fattori rilevanti, inclusi gli effetti sulle infrastrutture critiche, le tecnologie (soprattutto le tecnologie abilitanti) e gli input essenziali per la sicurezza e l’ordine pubblico”. La Commissione Ue ha peraltro di recente pubblicato le nuove linee guida sullo screening lanciando l’allarme per il settore healthcare, e chiedendo ai Paesi membri di far “pieno uso dei loro meccanismi di screening per controbilanciare i rischi delle infrastrutture sanitarie critiche, della produzione di prodotti critici”.

Altri Paesi Ue hanno negli ultimi giorni rafforzato i meccanismi di screening degli investimenti esteri. Si è mossa per prima la Spagna di Pedro Sanchez: Madrid ha varato un decreto che prevede il divieto non solo per tutti gli investitori extracomunitari, ma anche per tutti gli investitori Ue o parte dell’Efta (Associazione europea del libero commercio) che sono controllati da aziende extracomunitarie, di acquistare più del 10% del capitale di un’impresa spagnola.

Questo lunedì anche il governo italiano è intervenuto, inserendo nel “Decreto liquidità” un aggiornamento della disciplina del Golden Power che estende anche ai settori bancario e assicurativo i poteri speciali e alza la soglia per l’obbligo di notifica dal 10% al 25% del capitale o dei diritti di voto.

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