Si fa presto a dire Reddito di emergenza, ma quanto costa? Oggi il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ascoltato in audizione in commissione Lavoro, ha fatto i primi calcoli, circa la nuova creatura del M5S, 500 euro al mese per almeno due mesi, concepita per fronteggiare il dramma dell’emergenza coronavirus.
“So – ha chiarito Tridico – che è intenzione del governo, perché si stanno facendo le relazioni tecniche, proporre un reddito di emergenza per gli esclusi” dalle misure contenute nel decreto Cura Italia. Ebbene, il reddito di emergenza “riguarderebbe non meno di un milione di nuclei, per una platea di 3-3,5 milioni di individui. La spesa sarebbe intorno a 2 miliardi”.
Il Movimento Cinque Stelle però, sembra chiedere di più, come si evince da una nota diffusa nel pomeriggio dai senatori grillini della commissione Lavoro. “Occorre rendere operativo il Reddito di emergenza, al quale il ministero del Lavoro (Nunzia Catalfo, ndr) sta lavorando finanziandolo con 3 miliardi di euro e mettere in sicurezza circa 3 milioni di italiani piombati in una condizione di difficoltà e impoveriti dalla crisi”.
Posizione ribadita anche dal capo politico del M5S, Vito Crimi. “Secondo l’osservatorio Inps sono oltre 142mila i nuclei che, nel bimestre febbraio-marzo, hanno presentato domanda per il reddito o la pensione di cittadinanza , facendo segnare un incremento dell’8,5%. I nuclei beneficiari, sempre nello stesso periodo, sono passati da 1,11 agli attuali 1,28 milioni. Un incremento rispetto ai mesi precedenti che evidenzia come ci siano ancora fasce della popolazione italiana che versano in condizioni di difficoltà , che si stanno ampliando a causa dell’emergenza coronoavirus. Il Reddito e la penione di cittadinanza, che il Movimento ha voluto e difeso con forza per anni, stanno dimostrando oggi pià che mai la loro importanza”. Ma “alla luce di quanto sta accadendo, dobbiamo fare di più e presto: per questo nel Decreto aprile sarà inserito anche il Reddito di emergenza, finanziato con 3 miliardi di euro e che sosterrà 3 milioni di cittadini. Non lasceremo indietro nessuno, non possiamo permettercelo”.
Di sicuro, il dibattito e anche le polemiche intorno al Reddito di emergenza, non mancano. “Alla vigilia di un Consiglio europeo cruciale per il futuro del Paese”, ha attaccato la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, il leader del Pd Nicola Zingaretti “si allinea alle tesi di Beppe Grillo e propone un reddito universale da affiancare ai finanziamenti comunitari. Ma trasformare il reddito d’emergenza, che è una misura necessaria e condivisibile, in una perenne rendita di Stato per diritto di nascita, sarebbe solo un insostenibile inganno, oltre che un pessimo argomento per convincere i Paesi del Nord a una maggiore solidarietà nei nostri confronti. Zingaretti dovrebbe spiegare agli italiani chi e come sarebbe chiamato a produrre questo reddito per tutti. Forse gli imprenditori che riusciranno ancora a produrre profitti colpendoli con una patrimoniale?”.
Era stato infatti lo stesso Zingaretti a rilanciare nel pomeriggio, il Reddito di emergenza. “Dobbiamo investire sulla dimensione sociale. Dobbiamo dire la verità alle persone: i problemi economici saranno drammatici, molti perderanno il lavoro o l’impresa. Nessuno rimarrà da solo: serviranno strumenti come un reddito universale per chi si trova in povertà e sostegno a imprese perché non affrontino da soli l’emergenza. Per questo abbiamo bisogno dell’Europa perché insieme ce la faremo sicuramente”.