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Il primo contratto post-Covid? È della industria del vetro (ecco come)

“È la dimostrazione palese che la politica industriale in questo Paese si fa rinnovando i contratti, anziché bloccarli. Il rinnovo contrattuale, riguardante il triennio 2020-2022,  stipulato questa sera tra Assovetro ed i sindacati di settore è un buon accordo che soddisfa le aspettative di circa 27mila addetti di quasi 1.400 aziende operanti nelle industrie del vetro, delle lampade e dei display”. Lo ha detto Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec dopo la sigla, avvenuta ieri sera, tra le parti contraenti del Ccnl del settore del vetro che prevede un aumento complessivo nel triennio di 65 euro. “Ora la parola va ai lavoratori – ha continuato Pirani – che discuteranno nelle assemblee nei luoghi di lavoro dei contenuti economici e normativi previsti nel testo contrattuale, ma siamo fermamente sicuri che apprezzeranno il risultato contrattuale conseguito in questa fase di profonda crisi contrattuale affinché analoghi epiloghi positivi possano meglio estendersi ai tanti contratti di lavoro ancora da rinnovare, soprattutto nel settore manifatturiero, sarebbe bene che il governo finalmente si decidesse a detassare gli aumenti contrattuali. Al momento esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per il rinnovo odierno, perché rappresenta il nostro contributo a favore della ripresa economica di cui il Paese abbisogna”.

LA PARTE SALARIALE

L’intesa sottoscritta – che sarà sottoposta alle assemblee dei lavoratori per la definitiva approvazione – prevede un aumento salariale medio sui minimi di 63 euro (cat. D1), distribuiti in 2 tranche: dal 1° gennaio 2021, 30 euro; dal 1° gennaio 2022, 33 euro. Per un montante di 1302 euro. Dal 1° settembre 2022 previsto l’aumento di 1 euro sui turni notturni. Per quanto riguarda il welfare contrattuale previsto un incremento di 0,05 % (stimato in circa 1 euro) su premorienza e invalidità permanente, e l’impegno sul fondo sanitario Fasie ad iniziare una capillare azione di informazione per aumentare le adesioni al fondo.

LA PARTE NORMATIVA

Per quanto riguarda la parte normativa sono tanti gli elementi di novità.  Sugli osservatori le Parti firmatarie ne auspicano una migliore articolazione che consenta anche di intraprendere iniziative di sostegno congiunto del settore nei confronti delle Istituzioni e dell’opinione pubblica. Sul delicato tema della violenza di genere, nel suo complesso e non solo femminili, si cercherà di promuovere, per chi è all’interno di un percorso di protezione, un sostegno attraverso: la rimodulazione dell’orario di lavoro; l’ampliamento del periodo di aspettativa; l’accesso all’istituto delle ferie solidali, ove previsto; la possibilità di spostamento, su richiesta, in altri stabilimenti del Gruppo. Economia circolare, a riguardo, le Parti riconoscono l’impegno profuso ed i progressi ottenuti dalle aziende che fanno parte del settore del vetro sul fronte della riduzione dei consumi di energia, del contenimento delle emissioni climalteranti, dell’uso virtuoso delle risorse e della valorizzazione dei residui della produzione e dei consumi. In tema di salute e sicurezza viene introdotta l’assemblea annuale congiunta RLSSA e RSPP, vengono previste nuove attribuzioni ai rappresentanti dei lavoratori per esempio con la partecipazione alle riunioni sui mancati infortuni (near miss).

Per il capitolo appalti viene previsto il confronto con le RSU su natura, contenuti, obiettivi, prescrizioni di sicurezza e contratti applicati ai lavoratori interessati. La formazione si conferma elemento qualificante con l’impegno a condividere piani formativi di settore e di comparto insieme alla revisione del sistema classificatorio con la consulenza di esperti esterni. Tra i vari capitoli dei diritti trovano spazio i permessi non retribuiti per lavoratori che assumono la tutela di minori stranieri; le aspettative non retribuite per lavoratori affetti da patologie alcol-correlate; il prolungamento da 4 a 12 mesi della aspettativa dopo il superamento del comporto. Viene introdotto il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale su richiesta del lavoratore affetto da patologie oncologiche o gravi patologie degenerative ingravescenti e viene aumentato il periodo di comporto per i part time orizzontali. Viene introdotto un nuovo capitolo sul reinserimento lavorativo e l’accomodamento ragionevole per i lavoratori disabili o non più idonei alle mansioni per le quali erano stati assunti. Una commissione paritetica formulerà linee guida per l’istituzione delle ferie solidali e per la regolamentazione del lavoro agile. La soddisfazione sindacale

Marco Falcinelli, Nora Garofalo, Paolo Pirani rispettivamente segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil hanno sottolineato la grande importanza che un rinnovo come questo, in un momento storico così difficile per il Paese, ha rappresentato. “Un contratto – hanno continuato i tre – che rimarca il grande senso di responsabilità di imprese e parti sociali per provare a rilanciare, almeno in parte, l’economia”.



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