Una patrimoniale stile 1992? Nemmeno a parlarne. Non è tempo di mettere le mani in tasca agli italiani, semmai di lottare ancora più duro contro l’evasione fiscale. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, è stato categorico nell’intervenire alla conferenza virtuale organizzata da Goldman Sachs, lo European Financials Conference. “Non abbiamo in programma una specifica tassa patrimoniale, continueremo a lavorare per la digitalizzazione dei pagamenti, a combattere un’evasione fiscale che è a oltre 120 miliardi di euro l’anno, e a una riforma del fisco che semplifichi e difenda la progressività delle imposte”, ha chiarito Gualtieri.
Anche perché, ha sottolineato il titolare di Via XX Settembre, almeno per il momento le entrate fiscali tengono. Il che vuol dire che l’incasso dello Stato è tutto sommato in linea con lo scorso anno. E poi i due decreti, Rilancio e Liquidità, sono stati fatti essenzialmente a deficit. “La tendenza delle entrate fiscali in Italia è superiore a ogni attesa, anche durante la crisi i risultati delle entrate sono stati impressionanti. E la tendenza di fondo dimostra che le nostre finanze pubbliche sono sostenibili”, ha precisato Gualtieri.
Il ministro ed ex europarlamentare dem, ne ha avuto anche per le banche, il comparto finanziario più esposto alla crisi e finito decisamente sotto pressione a causa dell’alto numero di prestiti da erogare alle imprese. Ma Gualtieri ha escluso crisi sistemiche. “Non siamo preoccupati per il sistema bancario italiano. Se è probabile che dopo una crisi come questa ci sia per un periodo di tempo una crescita degli Npl (i prestiti problematici delle banche, ndr), saremo in grado di contenere questo aumento che comunque non è un problema solo italiano”. E poi, “abbiamo messo in campo misure ingenti che stanno funzionando, ma certo non bastano, serve una vera ripresa e per questo bisogna lavorare anche a livello europeo”, ha rimarcato il ministro.
Gualtieri ha poi sottolineato l’importanza di evitare che le aziende perdano l’accesso ai mercati e vedano ridotta la propria capacità produttiva, ribadendo che “il safety net (la rete di sicurezza allestita intorno alle imprese, ndr) non è sufficiente, ma la situazione non sarebbe stata la stessa senza di esso”, ha concluso Gualtieri, spendendo parole di elogio per tutto il popolo italiano: i cittadini hanno dimostrato di essere estremamente responsabili e disciplinati”, ha detto, aggiungendo di confidare “che questi trend positivi continuino nel prossimo futuro anche sul piano economico”.