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Gli imballaggi in vetro? I più apprezzati dai consumatori europei

Che il vetro sia un materiale “pulito” lo sanno un po’ tutti. Ma forse non tutti sanno che può essere riciclato “all’infinito”. Questo significa che non viene disperso nell’ambiente a patto che venga raccolto in maniera differenziata e conferito negli appositi contenitori ( le “campane”) per essere quindi avviato a riciclo. In Italia se ne occupa il CoReVe (Consorzio Recupero Vetro) che fa capo al Conai, il Consorzio Nazionale Imballaggi, oltre agli operatori indipendenti che operano direttamente sul mercato. Gli ultimi dati del 2019 parlano di quasi 1 milione 900 mila tonnellate di vetro recuperato ogni anno, oltre il 77% dell’immesso al consumo. (Tanto per avere un’idea, la nuova direttiva sugli imballaggi, che sta per essere recepita nel nostro ordinamento, fissa i nuovi obiettivi di riciclo per il vetro al 70% entro il 2025 e al 75% entro il 2030: obiettivi già oggi ampiamente superati).

E questo grazie anche ai gusti e alle scelte dei consumatori italiani ed europei. Oltre 9 europei su 10 (il 91%), infatti, raccomandano il vetro come miglior contenitore per conservare cibi e bevande. In Italia addirittura il 96%. Le ragioni di questa scelta: l’elevata riciclabilità e le maggiori garanzie che il vetro offre per la sicurezza alimentare. Lo conferma una ricerca condotta su oltre 10 mila consumatori in 13 Paesi europei, commissionata da Friends of Glass e da Feve, la Federazione Europea dei Contenitori in Vetro.

“I dati del sondaggio – ha detto Marco Ravasi , Presidente della sezione vetro cavo di Assovetro – dimostrano che i consumatori nelle loro scelte di acquisto sono guidati da due obiettivi: la sostenibilità e la tutela dell’ambiente, diventati oggi ancora più importanti per assicurare una ripresa green nel dopo emergenza Covid-19”.

Secondo il sondaggio l’impatto ambientale degli imballaggi è visto come un fattore decisivo negli acquisti di alimenti e bevande, con la maggior parte dei consumatori (3 su 4) “fortemente preoccupati” per i rifiuti da contenitori per alimenti. I motivi per cui soprattutto gli italiani scelgono il vetro riguarda la sua riciclabilità (42%), la sicurezza alimentare (34%) e il minor impatto ambientale (31%). E i nostri concittadini detengono anche un altro record: il 90% (l’84% gli europei) raccoglie separatamente il vetro per essere avviato a riciclo: conferire il vetro nelle apposite campane è considerato il metodo di smaltimento più conveniente in tutta Europa. Allo stesso tempo i risultati del sondaggio evidenziano che molti consumatori (1 su 3) apprezzerebbero campane per la raccolta più vicine e istruzioni più chiare sul riciclaggio del vetro: in Italia questa esigenza è avvertita dalla quasi totalità degli intervistati (98%).

Tutti questi numeri vanno nella giusta direzione verso un economia circolare in Europa e il raggiungimento di importanti obiettivi di sostenibilità. A questo scopo l’industria del vetro sta per lanciare “Close the Glass Loop”, una piattaforma industriale europea per aumentare la quantità e la qualità del vetro riciclato, stabilendo un programma di gestione dei materiali che porterà ad una maggiore raccolta post consumo e a un riciclo totale del raccolto. Oltre all’industria del vetro saranno coinvolte i Comuni e, attraverso campagna di comunicazione mirate, tutti i cittadini.

“È incoraggiante vedere – ha dichiarato Michael Delle Selve , di Feve – che non solo il riciclo del vetro è in aumento in Europa, ma i vantaggi dell’imballaggio e del riciclo del vetro accomunano la maggior parte dei consumatori. La nostra ambizione è raggiungere un tasso di raccolta del 90% entro il 2030 e un riciclo completo di tutti gli imballaggi in vetro raccolti”.


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