La pharma valley senese fa breccia in Europa e fornisce un’altra prova delle sue capacità di attrarre finanziamenti. Se poi il successo è tutto italiano, allora ancora meglio. Merito di AchilleS Vaccines, azienda biotech impegnata nello sviluppo di vaccini e biofarmaci ad alto contenuto tecnologico, universali e sostenibili che, grazie al ruolo di investitore istituzionale svolto da Fondazione Monte dei Paschi di Siena, in collaborazione con Toscana Life Sciences, ha infatti ricevuto un finanziamento di 10,8 milioni di euro da parte del Malaria Fund, il partenariato pubblico-privato nato con l’obiettivo di supportare piccole e medie imprese attive nella ricerca di nuovi farmaci contro la malaria e altre malattie infettive con elevato impatto in termini di salute pubblica, come Covid-19.
L’intera operazione è stata presentata questa mattina, alla presenza di Luigi De Mossi, sindaco di Siena, Carlo Rossi, presidente Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Riccardo Baccheschi (nella foto), presidente e ceo di AchilleS Vaccines e Fabrizio Landi, presidente Fondazione Toscana Life Science.
Più nel dettaglio, Malaria Fund consentirà l’attrazione sul parco scientifico di Siena di risorse finanziarie europee fino a 46 milioni di euro in 5 anni, anche grazie ad alcuni soggetti che partecipano al fondo, ovvero la Commissione europea, la Banca europea degli investimenti, la Bill & Melinda Gates Foundation e la Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
Dalla conferenza stampa è emersa tutta la soddisfazione per un’operazione che consente alla ricerca italiana di fare un passo da gigante verso nuove conquiste. Il finanziamento rappresenta infatti il più cospicuo seed financing mai assegnato a una società italiana in ambito biotech. Da sottolineare come AchilleS Vaccines si avvalga di una piattaforma tecnologica combinata che ha alla sua base le mOMV (modified Outer Membrane Vesicles), vescicole prodotte dalla membrana esterna dei batteri, tra gli ambiti di ricerca più promettenti per la messa a punto di vaccini potenzialmente efficaci contro ogni malattia infettiva. La società è, inoltre, la prima in ambito vaccinale nel nostro Paese ad essersi dotata di un progetto di laboratorio 4.0, con strumentazione a interfaccia totalmente digitale che consente di raccogliere, organizzare e analizzare i dati automaticamente impiegando metodiche di Intelligenza Artificiale.
Una sintesi è stata fornita da Rossi, presidente della Fondazione Mps. “La partecipazione della Fondazione Mps nel Malaria Fund, con un milione di euro, traduce nella realtà uno degli obiettivi strategici che l’Ente persegue: attrarre sul territorio senese nuove risorse dall’esterno e creare, così, un potenziale effetto leva con benefici durevoli a favore della comunità. In questo particolare caso, siamo riusciti ad ottenere una grande opportunità per il settore della ricerca scientifica applicata alle scienze della vita, un distretto determinante per lo sviluppo economico locale. Il ritorno, in termini di effetto leva, è elevatissimo. Un grande risultato nella città che ha contribuito alla nascita e all’impiego su larga scala della produzione dei moderni vaccini. Abbiamo, inoltre, apprezzato la decisione di destinare parte delle risorse al filone della ricerca su Covid-19, un’altra sfida sanitaria che richiede uno sforzo collettivo”.
Baccheschi, ceo di Achilles, ha sottolineato l’importanza di “mettere a punto una versatile piattaforma tecnologica per lo sviluppo di vaccini sostenibili, ovvero in tempi rapidi e con bassi costi di produzione. L’ingegnerizzazione batterica ci consente di produrre ad alta resa, particelle altamente immunogeniche e sicure, in grado di esprimere diversi tipi di antigeni”. In questo senso, “la piattaforma basata su mOMV può essere utilizzata per sviluppare qualsiasi tipo di vaccino: contro batteri, virus, parassiti e anche tumori. Soprattutto questa piattaforma è lo strumento ideale per contrastare il fenomeno dell’antibiotico resistenza. È questo ciò che definiamo l’approccio ‘plug and play’ al disegno dei vaccini del futuro”.
Infine, secondo Fabrizio Landi, “quello di Malaria Fund è un importante riconoscimento che va ad un’eccellenza tra le aziende presenti nel bioincubatore di Tls, unica realtà italiana a ricevere un finanziamento di questa portata. Allo stesso tempo, è la conferma dell’alto valore della ricerca scientifica del polo senese delle Scienze della Vita, inserito nel più ampio settore dell’industria Farmaceutica e dei dispositivi medici in Toscana, sulla quale abbiamo sempre creduto e investito, e ci dimostra che siamo sulla strada giusta, capaci di operare ben oltre i confini nazionali, con un approccio di partnership pubblico-private volto a favorire l’innovazione. L’emergenza Covid-19 ci ha inoltre spinti a mettere in campo tutte le risorse e le competenze disponibili e accogliamo oggi con grande favore il finanziamento che permetterà di portare avanti il progetto MabCo19”.