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Gli italiani salveranno il turismo (italiano). La ricetta di Bonaccorsi

I numeri sono di quelli da far tremare i polsi. Il turismo in Italia è in ginocchio dopo due mesi e mezzo di lockdown e una fase 2 che sembra infinita. Un pezzo di pil italiano, il 13% per la precisione, è seriamente compromesso. E così è arrivato puntuale, ancora, il grido di allarme del comparto turistico, degli alberghi, ormai in agonia, per bocca di Federalberghi. A giugno 2020, sono andati persi 110 mila posti di lavoro stagionali e temporanei di varia natura (-58,4%).

E per i mesi estivi sono a rischio 140 mila posti di lavoro temporanei. Tutta colpa del crollo verticale delle presenze, quasi azzerate nel solo giugno: -80,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I flussi dall’estero sono ancora paralizzati (-93,2%) ed anche il mercato domestico è ben oltre la soglia di allarme (meno 67,2%). Numeri su cui ha impattato violentemente la chiusura agli Stati Uniti, i cui arrivi valgono solo in Italia, 5,5 miliardi di euro. E secondo la Coldiretti, in Italia si contano 10 milioni di turisti italiani e stranieri in meno nel mese di giugno con un impatto drammatico su economia ed occupazione per il settore della vacanza Made in Italy in cui operano 612 mila imprese con 2,7 milioni di lavoratori.

Formiche.net ne ha parlato con Lorenza Bonaccorsi, sottosegretario dem al ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo. “Il governo ha messo in campo tutta una serie di misure per sostenere il settore, le aziende e i lavoratori e per stimolare la domanda interna”, spiega Bonaccorsi a Formiche.net, essendo la leva principale di quest’anno. Stiamo lavorando molto anche sul turismo domestico, con provvedimenti come il bonus vacanze che è un sostegno concreto alla domanda. Dopo soli otto giorno i dati aggiornati ci dicono che ne sono stati erogati 427.741 per un controvalore economico di 195.374.400. Quelli già spesi sono stati 14.922: mi sembra un segnale molto importante”.

Il sottosegretario però non nasconde le criticità di un meccanismo, quello dei bonus, ancora in fase di rodaggio. “Alcuni alberghi non lo accettano ancora, bisognerà far capire meglio la misura e anche per questo stiamo incontrando imprese e associazioni di categoria. C’è stata una mancanza di informazioni su come si può scontare questo bonus e stiamo lavorando per chiarirlo. In generale comunque credo che i dati siano abbastanza incoraggianti”. In ogni caso, aggiunge Bonaccorsi, “siamo fiduciosi sul proseguo della stagione, anche in considerazione dell’arrivo di una quota di turismo europeo che per noi è fondamentale. Continueremo, comunque, a stare accanto anche nei prossimi mesi ai lavoratori e alle aziende del comparto fino a quando la ripresa non sarà completa”.

Il sottosegretario Pd non si sottrae a un commento sulla recente decisione dell’Ue di riaprire le frontiere ad eccezione di alcuni Paesi, tra cui gli Stati Uniti. Un flusso, quello proveniente dagli Usa, vitale per il turismo italiano. “Nel 2019 la quota di turismo con l’estero è stata per la prima volta maggioritaria rispetto a quella interna, quest’anno essendo praticamente azzerati gli arrivi da quei Paesi, in particolare da Stati Uniti, Russia e Cina si registra il calo di cui oggi parla anche l’associazione degli albergatori. Ci sono alcuni elementi che ispirano fiducia sul proseguo della stagione, anche in considerazione dell’arrivo di una quota di turismo europeo che per noi è fondamentale”.



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