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Farmindustria, sfide e opportunità secondo i nuovi vertici del pharma

Covid

Resta Massimo Scaccabarozzi alla guida di Farmindustria. In occasione dell’Assemblea privata dell’Associazione delle imprese del farmaco è stato difatti reso noto il nuovo comitato di presidenza, confermando ancora una volta l’ad di Janssen Italia al vertice dell’associazione, che presiede dal 2011. Scaccabarozzi era stato inoltre recentemente nominato presidente della sezione “Farmaceutica e biomedicali” di Unindustria, l’unione degli industriali e delle imprese di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo.

IL COMITATO

Tra i vice presidenti, Alberto Chiesi della Chiesi Farmaceutici, Maurizio de Cicco di Roche, Pasquale Frega di Novartis Farma, Stefano Golinelli di Alfasigma e Luciano Grottola di Ecupharma. Fanno parte del comitato di presidenza, inoltre, Lucia Aleotti di Menarini, Francesco De Santis di Italfarmaco, Fabrizio Greco di AbbVie, Fabio Landazabal di GSK, Pierluigi Petrone di Euromed e, infine, Lorenzo Wittum di Astrazeneca.

IL SETTORE ALLA PROVA DEL COVID

Una squadra che racchiude alcune delle più importanti realtà del settore, messo ovviamente a dura prova per l’emergenza Covid. Senza però fermarsi o di rallentare. Nel corso della pandemia, infatti, fatte salve ragioni di sicurezza, non sono state interrotte le cure alle oltre 26 milioni di persone che necessitano di terapie costanti. Il settore, anzi, è rimasto pienamente operativo e ha messo a disposizione della Croce Rossa e dei presidi ospedalieri le proprie risorse per aiutare nell’emergenza, convertendo intere aree di produzione e distribuendo gratuitamente farmaci, dispositivi per la protezione personale e gel igienizzanti, di cui vi era forte carenza.

“ITALIA HUB INTERNAZIONALE DELLA FARMACEUTICA”

Il primato nazionale, però, non ha meravigliato il presidente di Farmindustria che, come ha dichiarato al Sole 24 Ore, ritiene “Il fatto che centinaia di milioni di dosi di due tra i vaccini più promettenti per combattere il Covid saranno prodotte vicino Roma è l’ennesima dimostrazione che l’Italia è tra i più importanti hub internazionali della manifattura farmaceutica”. Sarebbe auspicabile – ha però sottolineato Massimo Scaccabarozzi – investire i fondi Ue nella sanità”. “Ad esempio – ha precisato – si potrebbero utilizzare parte dei fondi del Mes per rilanciare la ricerca anche attraverso partnership tra pubblico e privato”.

PIU SFIDE, PIÙ ENERGIA

Nel comitato, anche Pasquale Frega, che con oltre 25 anni di esperienza nel settore farmaceutico in Italia è oggi presidente di Novartis Italia e amministratore delegato di Novartis Farma ed è stato selezionato per guidare il Gef, il gruppo delle aziende farmaceutiche a capitale europeo e nipponico all’interno di Farmindustria. “Ci aspettano sfide epocali e appuntamenti importanti che mai avremmo immaginato di dover affrontare. Oggi servono le migliori energie e le più alte competenze per sostenere il rilancio della competitività dell’Italia, la sua capacità di investire e di generare innovazione, e per rispondere alla necessità di riorganizzare il sistema salute per tutti i cittadini”.

“LAVORIAMO PER IL RILANCIO ECONOMICO E INDUSTRIALE DEL PAESE”

L’intera comunità – ha aggiunto Frega – è scossa dall’impatto della pandemia da Covid-19 e noi metteremo, collettivamente, ancora più energie e impegno per affermare un nuovo clima di fiducia e di dialogo con le istituzioni, i cittadini e i pazienti, alla ricerca di soluzioni condivise”. “Assumo con gratitudine, orgoglio e senso di responsabilità – ha concluso Frega – il ruolo che questa compagine mi ha affidato nel continuare a lavorare per il comparto e per il rilancio economico e industriale del nostro Paese”.

“GLI INVESTIMENTI SANITARI TRAINANO LA RIPRESA”

Ma potrebbe essere proprio il farmaceutico a trainare la ripresa dell’Italia, come sostenuto da Lucia Aleotti, che da sempre tiene a sottolineare il ruolo fondamentale che il comparto può ricoprire nel nostro Paese, ancor più dopo l’emergenza Covid. “Gli investimenti in sanità, soprattutto in farmaceutica, hanno un effetto trainante straordinario su altri settori, in maniera diretta, indiretta, sull’indotto e sull’attrattività di ulteriori investimenti. E non è una cosa che possiamo trascurare”, ha riferito a Formiche in una recentissima intervista. “Un investimento in sanità – ha aggiunto – si traduce in un volano per la ricerca, per la produzione e per l’occupazione nel settore della produzione sia farmaceutica che dei macchinari, che a sua volta si porta dietro ingegneri, periti chimici e laureati in medicina e in chimica e tecnologia farmaceutiche, che quindi a loro volta trainano il settore universitario”.

IL PRIMATO MADE IN ITALY

“Negli ultimi anni – ha concluso la Aleotti, facendo riferimento all’attrattività del Paese spesso sottovalutata – l’Italia ha attirato moltissimi investimenti e nel 2018 siamo stati il primo produttore europeo di farmaci. Nel 2019 la Germania è tornata all’inseguimento e siamo in un testa a testa per il primato della produzione europea, e questo è dovuto proprio alla quantità di investimenti importanti che le aziende hanno fatto”.

“PIÙ COLLABORAZIONE E DIALOGO CON LE ISTITUZIONI”

Di primaria importanza, secondo Maurizio de Cicco, saranno però collaborazione e dialogo con le istituzioni. “Il nuovo contesto – ha detto a formiche il vice presidente di Farmindustria – ci deve vedere collaborare e dialogare con le istituzioni in maniera diversa rispetto al passato. Il Paese ha bisogno di decisioni prese con coraggio e senso di partecipazione. Se vogliamo diventare veri partner abbiamo bisogno di ascoltare e cercare di essere ascoltati a nostra volta”

PRIORITÀ: INNOVAZIONE E RICERCA

Sul podio delle priorità rientrano innovazione e ricerca, che secondo il presidente e ad di Roche “possono rappresentare un volano di crescita per il Paese”. Ma, ha precisato, “bisogna lavorare insieme affinché le opportunità diventino realtà. Il tutto senza condizionamenti ideologici o barriere”. “Bisogna lavorare insieme – ha concluso de Cicco – perché il Paese ha bisogno del nostro impegno singolo e di tutto il settore. Ognuno di noi può fare la differenza, come abbiamo dimostrato e stiamo dimostrando ogni giorno. Personalmente credo che con l’esperienza e con la fiducia di tanti colleghi riusciremo a portare al tavolo delle decisioni le proposte migliori e di reciproco interesse”.

GSK, NUOVO CENTRO RICERCA PER I VACCINI

A confermare le grandi potenzialità del Paese, non solo quanto sta avvenendo a Pomezia, dove la IRBM sta partecipando alla sperimentazione per il vaccino per il Covid di AstraZeneca, o ad Anagni, negli stabilimenti di Catalent, dove verrà prodotto sia il vaccino dell’azienda svizzero-britannica, ma anche quello della Johnson & Johnson, ma anche i traguardi in casa GSK, che proprio in questi giorni sta avviando nuovo centro ricerche per i vaccini.

“IL PHARMA PER LA RIPRESA”

“Leggo questa coincidenza – ha commentato Fabio Landazabal, presidente e amministratore delegato di GSK, nominato nel rinnovato comitato di presidenza di Farmindustria – come segnale positivo e ulteriore stimolo a lavorare con la squadra per il futuro del nostro settore e del Paese”. “Sono onorato – ha aggiunto – di poter lavorare con la squadra di esperti per rappresentare il contributo e l’impegno del nostro settore per la tenuta e la ripresa del sistema Paese”.

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