Il Wall Street Journal ha uno scoop sui viaggi andata e ritorno Libia-Venezuela del Falcon di Khalifa Haftar. Il signore della guerra dell’Est libico avrebbe facilitato con il suo aereo privato il trasporto di oro da Caracas al Nordafrica. “Gold for cash” è il nome dell’inchiesta, aperta dal Gna, il governo sotto egida Onu di Tripoli, con l’aiuto degli Stati Uniti. Washington è sempre stata neutrale sul conflitto civile libico, ma la sovrapposizione haftariana alle dinamiche del regime Maduro non può non portare gli Usa a cercare chiarezza. Un altro colpo per le ambizioni del capo-miliziano, già costretto alla ritirata dalla Tripolitania.
“The connection between the Venezuelan regime & Haftar was allegedly fostered by Mustafa Zaidi, a former health minister under Gadhafi”
Only a handful of people can be singled out for single-handedly damaging the Libyan state.
Mustafa Zaidi is one.
https://t.co/u573hK3ARV— Emadeddin Badi (@emad_badi) July 9, 2020
Con la crisi economica che strozza il paese, aggravata anche dal coronavirus, il regime venezuelano ha attinto alle riserve auree per garantirsi la liquidità vitale. Il paese è sottoposto a pressanti sanzioni americane — legate alla violazione di diritti da parte della dittatura — che lo mettono praticamente in stato di embargo internazionale. L’aiuto libico alla vendita d’oro è dunque una forma di assistenza che viola le misure statunitensi. In cambio Haftar avrebbe ricevuto una commissione, soldi con cui proseguire la guerra in Libia e a sua volta garantirsi liquidità (altrettanto vitale). A facilitare i contatti, secondo il WSJ, Mustafa Zadi, ex ministro della Salute del rais Gheddafi, ora lealista haftariano.