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C’è Spazio per l’Italia. Fraccaro, Massagli e Tofalo incontrano l’Intergruppo parlamentare

“Lo Spazio potrà giocare un ruolo-chiave anche nella ripartenza post-Covid, con numerose attività da attuare in sinergia con quelle previste con gli investimenti provenienti dal Recovery Fund”. Parola di Riccardo Fraccaro, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle politiche spaziali, che oggi ha incontrato l’Intergruppo parlamentare per l’aerospazio. Con lui, c’erano l’ammiraglio Carlo Massagli, segretario del Comitato interministeriale per le politiche spaziali e vertice della Struttura di coordinamento che ne supporta l’azione, e il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo, che segue il comparto per il dicastero guidato da Lorenzo Guerini. Tra ripartenza, ambizioni lunari e Space diplomacy, è stato “un incontro di aggiornamento molto positivo”, ci ha spiegato il deputato Niccolò Invidia, coordinatore dell’Intergruppo. “Le politiche spaziali sono una priorità per l’Italia”, ha rimarcato Tofalo a margine del vertice.

LE PAROLE DI FRACCARO

“Ho voluto incontrare i componenti dell’Intergruppo parlamentare per presentare i progetti portati avanti dal Comitato interministeriale al fine di condividere strategie e obiettivi”, ha affermato a Formiche.net il sottosegretario Fraccaro. “Particolare attenzione – ha aggiunto – è stata posta allo sviluppo del downstream e dei servizi, ritenuto di interesse preminente, che potrà giocare un ruolo-chiave anche nella ripartenza post-Covid, con numerose attività da attuare in sinergia con quelle previste con gli investimenti provenienti dal Recovery Fund”.

L’INTERGRUPPO

L’Intergruppo parlamentare per l’Aerospazio è operativo ormai da oltre un anno. Dopo l’esperienza positiva della passata legislatura, quando fu tra i protagonisti per la realizzazione della nuova governance nazionale, è stato ricostituito a giugno dello scorso anno. Dalla prima firma con tredici tra deputati e senatori, promossa da Niccolò Invidia, il nuovo organo ha raggiunto in poco tempo ben cento adesioni, trasversali a commissioni e gruppi politici, con l’obiettivo di mantenere alta (e bipartisan) l’attenzione del Parlamento per il settore. Per questo, sin da subito, l’Intergruppo ha previsto di intraprende audizioni e visite nei tanti centri d’eccellenza nazionale. Visite che, promette Invidia a Formiche.net, riprenderanno a breve, con “alcune novità che comunicheremo probabilmente tra agosto e settembre”.

L’INCONTRO

Intanto, oggi l’incontro con il sottosegretario Fraccaro, l’ammiraglio Massagli e il sottosegretario Tofalo. “È stato un incontro molto positivo, con tanti temi su cui hanno avuto modo di aggiornarci”, ha spiegato Invidia. “Sicuramente – ha aggiunto – dopo l’emergenza da Covid-19 avremo modo di collaborare di più con palazzo Chigi su diverse questioni relative al settore, in particolare sui temi della New Space Economy e della Space Diplomacy”, di cui si parlerà nel prossimo evento web organizzato dalle riviste Formiche e Airpress. Intanto, ha spiegato, “sono molto contento del lavoro che sta portando avanti per questo settore il sottosegretario Fraccaro”.

UN TEMA BIPARTISAN

Ma tra Recovery Fund e necessità di rilanciare la ripresa economica, lo Spazio resta un tema bipartisan? “Assolutamente sì”, ha risposto Invidia. “Anche sulle tematiche spaziali che potrebbero apparire più spinose, inclusa quella geopolitica, c’è condivisione di prospettiva”, ha aggiunto il deputato. Si tratta “di uno degli intergruppi parlamentari più pacifici dal punto di vista ideologico; la materia tecnica aiuta, ma devo dire che, da quanto noto anche all’interno dell’Intergruppo Innovazione, quando si parla del futuro del Paese non si può non avere un approccio bipartisan”.

LO SPAZIO GEOPOLITICO

Anche sulle questioni dello Spazio geopolitico? “Sì; siamo abbastanza allineati, sebbene ci sarebbe potuto essere qualche rischio di divisioni; non entrerei troppo nello specifico, ma posso dire che tutto l’Intergruppo ritiene fondamentale, come da tradizione spaziale italiana, la collaborazione con gli Stati Uniti oltre che con l’Esa”. L’attenzione è tutta per la nuova era dell’esplorazione spaziale (ieri la Casa Bianca ha pubblicato un report dedicato al tema) dalla Luna fino a Marte. Gli Stati Uniti hanno lanciato da tempo il programma Artemis con cui puntano a tornare sul satellite naturale entro il 2024 per poi mantenervi una presenza stabile (sulla superficie e in orbita).

LE AMBIZIONI LUNARI

L’Italia vuole essere della partita, seguendo il doppio binario già sperimentato per la Stazione spaziale internazionale: la partecipazione all’Esa e il rapporto bilaterale con la Nasa. Non è un caso che tra i temi in agenda del recente incontro del Comitato interministeriale per le politiche spaziale, presieduto da Fraccaro, ci fosse anche una nuova strategia per rafforzare nel lungo periodo la collaborazione con gli Usa. “L’Italia – ha affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio – avrà un ruolo molto importante nel programma Artemis di sfruttamento delle risorse lunari, in partnership con gli Stati Uniti, ed è anch’esso un obiettivo prioritario per valorizzare il comparto scientifico e tecnologico del Paese”.

I PIANI DEL GOVERNO

“Il governo – ha detto Fraccaro – intende mettere al centro la crescita dell’industria spaziale italiana con particolare riguardo alle Pmi, nella convinzione che essa giocherà un ruolo fondamentale per lo sviluppo complessivo del Paese”. Per raggiungere questi obiettivi, ha aggiunto, “il contributo parlamentare sarà particolarmente prezioso”. D’altra parte, gli ha fatto eco Tofalo tramite Facebook a margine dell’incontro con l’Intergruppo, “le politiche spaziali sono una priorità per l’Italia e stanno assumendo un’importanza sempre più rilevante grazie al grande lavoro che le istituzioni, l’industria e gli enti di ricerca stanno portando avanti”. Dunque, ha concluso, “è nostro dovere continuare a spingere lungo questa direttrice per restare competitivi sullo scenario internazionale”.

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