Skip to main content

Tanto tuonò che non piovve. Boschi senior archiviato in caso Etruria

È stata archiviata l’accusa di bancarotta semplice nei confronti di Pierluigi Boschi, padre della deputata di Italia Viva ed ex ministro Maria Elena, e di altri 11 membri dell’ultimo cda di Banca Etruria. Lo rivela il Corriere di Arezzo ricordando come il capo di imputazione formulato dalla Procura di Arezzo era relativo alla liquidazione dell’ex direttore generale dell’istituto di credito Luca Bronchi da circa 700mila euro netti (1,2 milioni lordi) di cui 400mila già confiscati perché ritenuti non dovuti.

L’ipotesi di reato, scrive il quotidiano aretino, “è ora caduta sia per Boschi, ex vice presidente di Banca Etruria, che per gli altri consiglieri. Il giudice del Tribunale di Arezzo Fabio Lombardo ha depositato la decisione finale sulla vicenda della liquidazione di Luca Bronchi, che ha disposto l’archiviazione per tutti gli indagati.

Per l’ex vice presidente Boschi, ricorda ancora la testata toscana, e per gli altri membri del cda era già caduta mesi fa l’ipotesi più grave, quella della bancarotta fraudolenta. Ad escluderla fu il giudice Piergiorgio Ponticelli nell’udienza in cui prese in esame la richiesta di archiviazione del pubblico ministero Roberto Rossi, accogliendola a metà. Restava in ballo la bancarotta semplice, colposa. Il gip a gennaio restituì gli atti alla Procura per un ulteriore approfondimento volto ad accertare se da parte dei consiglieri di Banca Etruria ci fosse stato un atteggiamento negligente e imprudente, quindi punibile.

“Anni di fango, insulti, denigrazioni prima di tutto nei confronti di Maria Elena e della sua famiglia; e poi di noi che le siamo sempre stati al suo fianco. Il tutto per la vicenda Banca Etruria che vedeva indagato il padre Pierluigi, che invece oggi ha incassato un`ulteriore archiviazione”, ha scritto in un post su Facebook il deputato di Italia Viva, Marco di Maio.

“In un Paese normale – aggiunge – la notizia avrebbe lo stesso spazio che ebbe all`epoca con tanto di campagne politico-mediatiche ad hoc, apposite trasmissioni televisione, reportage specifici, troupe televisive e fotografi appostati ovunque. E poi personaggi di modestissimo calibro che hanno imbastito su queste inchieste basate sul nulla, vere e proprie carriere alimentando odio e disprezzo. Chi risponde di tutto questo?”



×

Iscriviti alla newsletter