Difficile non essere d’accordo con Mario Draghi. Tutto quello che due giorni fa l’ex presidente della Bce ha detto al Meeting di Rimini, non solo è giusto, ma condivisibile. Persino condivisibile. Il problema è però un altro, dice a Formiche.net Angelo De Mattia, ex alto dirigente di Bankitalia, che il mondo del credito lo conosce fino troppo bene: attuare quella che ormai è per molti osservatori, l’agenda Draghi. Lì, scattano le divisioni politiche travestite da risse da bar.
“Solo un pazzo o qualcosa di simile potrebbe non essere d’accordo con quello che ha detto Draghi. La temporaneità dei sussidi, la certezza delle misure, l’aiuto strutturale ai giovani, il debito buono. Tutto davvero condivisibile, da tutti. Sfido io a trovare su 60 milioni di italiani uno che non sia d’accordo con quanto detto da Draghi. Non voglio essere duro ma sono cose ai limiti dell’ovvietà. Però, dette da Draghi hanno una cassa di risonanza maggiore, proprio perché dette da colui che in molti vorrebbero premier o Capo dello Stato”, spiega De Mattia.
Il limite a tutto questo, chiarisce De Mattia, è però la nostra politica, pronta a dividersi su come tradurre in pratica le indicazioni di Draghi. “Come attuare tutto questo? Qui, purtroppo, vengono fuori tutti i limiti della nostra politica. Bisogna vedere e capire come fare ed è questa la sfida. Perché, lo ripeto, stiamo dando per buono tutto quello che Draghi ha detto. Il vero ostacolo è trovare delle soluzioni che soddisfino la maggioranza e allo stesso tempo raggiungano i traguardi indicati da Draghi. Sarà la nostra politica all’altezza? Sarà in grado di preparare programmi adeguati in questa direzione?”
Una domanda però non è possibile evitare. Ma Draghi potrà essere davvero premier? De Mattia ha pochi dubbi. “Abbiamo avuto governatori di Bankitalia che sono diventati premier o presidenti della Repubblica: Luigi Einaudi, Carlo Azeglio Ciampi. Ma erano personalità diverse da Draghi, un Draghi premier o al Colle mi pare fuori luogo, francamente non vedo questa possibilità. Poi per carità tutto può essere, ma se dovessi scommettere…”.