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Il Festival della sostenibilità al via. Ecco di cosa si parlerà

Con oltre 300 eventi in tutta Italia, nel mondo e on line dal 22 settembre all’8 ottobre torna la manifestazione, organizzata dall’Asvis, l’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile, che vuole sensibilizzare tutti sui temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Verranno affrontate problematiche cruciali per il futuro del nostro Paese e dell’intero Pianeta, quelle stesse che sono contenute nei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu e con le quali l’Italia si sta confrontando, anche in rapporto al Green New Deal dell’Unione Europea.

Quest’anno il Festival, nel rispetto delle misure adottate dal governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria, si svolge fortemente rinnovata rispetto alle passate edizioni, ma come sempre coinvolgerà imprese, società civile, istituzioni, media, cittadini. La crisi indotta dal Covid 19, ricordano gli organizzatori, ci ha messo di fronte alle nostre responsabilità e fragilità, e alla necessità di costruire sistemi più resilienti, investendo per difendere tutte le diverse forme di capitale umano, naturale, economico e sociale. Ma anche stimolando reazioni individuali, collettive e politiche che possano contribuire ad accelerare il percorso verso l’attuazione dell’Agenda 2030 in Italia e nell’Unione Europea.

La parola d’ordine di quest’anno è Sostenibilità, è ora di agire con la quale si intende sottolineare la necessità di passare dagli annunci alle azioni concrete e immediate. “Questo è il momento di raccogliere le migliori energie del Paese – ha detto il Presidente dell’ASviS Pierluigi Stafanini – per ripartire nel segno della sostenibilità. L’emergenza sanitaria ha creato una crisi economica che obbliga l’Italia e il mondo a riflettere su quale futuro vogliamo. Il nostro vuole essere un momento di confronto su come disegnare le politiche della ripresa del Paese in un’ottica di sviluppo sostenibile e coerenti con le indicazioni dell’Unione Europea per il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030”.

I principali temi che verranno affrontati nei 17 giorni del Festival (17 con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030) avranno anche come punto di riferimento la predisposizione del “Piano per la ripresa e resilienza” previsto dal Next Generation EU (il Recovery Fund): “dall’innovazione nel mondo delle imprese alla realizzazione delle infrastrutture per il Green New Deal; dalle priorità delle politiche pubbliche per stimolare la ripresa economica e l’occupazione al contrasto alla violenza sulle donne; dal ruolo dei territori per migliorare il benessere delle persone alla lotta contro le disuguaglianze; dalla nuova visione della sanità di prossimità alle opportunità legate al passaggio all’economia circolare”.

Era stata la stessa presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, due giorni fa, nel suo primo discorso sullo stato dell’Unione a dichiarare che “la missione del Green Deal comporta molto di più ch un taglio di emissioni; si tratta di creare un mondo più forte in cui vivere. Dobbiamo cambiare il modo in cui trattiamo la natura. E’ per questo che il 37% del Recovery Fund sarà speso per i nostri obiettivi del green deal. Vogliamo diventare il primo continente neutro entro il 2050. Per questo la Commissione propone di aumentare gli obiettivi al 2030 per la riduzione delle emissioni di almeno il 55%”.

L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite comporta un impegno globale. Per questo il Festival terrà conto anche delle esperienze che stanno maturando negli altri Paesi grazie alla collaborazione con le sedi diplomatiche italiane all’estero e gli enti pubblici e privati che operano nei diversi paesi, anche in vista della prossima assunzione da parte dell’Italia della presidenza del G20 nel 2021.

“La crisi ci offre l’imperdibile opportunità di scegliere un nuovo modello di sviluppo sostenibile – ha sottolineato il Portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini chiudendo la presentazione del Festival – per abbandonare quello che sta portando ad un punto di rottura gli attuali sistemi socioeconomici di fronte alla crisi climatica e la distruzione degli ecosistemi. Il Festival raccoglierà idee e proposte per spingere i decisori a creare un nuovo piano strategico per la ripresa e il futuro del Paese a dare voce ai giovani coinvolgendoli nelle scelte che li riguardano”.

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