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Ecomondo 2020. Stimoli e suggerimenti per il Recovery Fund

“Siamo convinti che la nostra missione e il nostro ruolo, in un momento così difficile per l’economia del nostro Paese, sia quello di qualificarci sempre più come elementi del mercato e per questo abbiamo lavorato, affiancando agli strumenti tradizionali per l’organizzazione di una efficiente manifestazione fieristica il meglio delle tecnologie digitali, in modo che queste si qualificassero come un arricchimento che in futuro servirà a costruire nuovi modelli di queste manifestazioni”. Con queste espressioni di piena fiducia nel futuro di un settore tanto importante per l’economia del nostro Paese, il presidente di Italia Exibition Group, Lorenzo Cagnoni, ha aperto la presentazione dell’edizione di Ecomondo e Key Energy 2020, la più importante manifestazione italiana dedicata all’economia circolare e alle energie rinnovabili, in programma, in presenza e in digitale, dal 3 al 6 novembre alla Fiera di Rimini.

“Se una risposta di prospettiva va data all’Europa – ha concluso Cagnoni – da parte del sistema Paese sui temi della green economy, della digitalizzazione, di un nuovo modo di vivere le città, siamo orgogliosi che la prima articolazione di pensiero e iniziativa di mercato possa partire da Rimini”.

I numeri della passata edizione parlano chiaro: quasi 130 mila metri quadrati di superficie espositiva, oltre mille quattrocento espositori, 94 mila presenze, più di 200 seminari e conferenze. “Rispetto al 2019 avremo il 70% degli spazi occupati – ha aggiunto la responsabile della manifestazione Alessandra Astolfi – che in un momento come questo appare davvero straordinario. Abbiamo predisposto un nuovo format per luoghi sicuri, coniugando le presenze fisiche a quelle digitali. Già adesso il 90% dei nostri visitatori si iscrive on line e questo agevola gli ingressi e le presenze”.

Per quanto riguarda poi i temi e i contenuti di cui si parlerà a Ecomondo e Key Energy, sono stati affrontati negli interventi dei due responsabili dei Comitati scientifici, Fabio Fava e Gianni Silvestrini, oltre che di Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, che da alcuni anni organizza le prime due giornate della manifestazione dedicate agli Stati Generali della Green Economy.

“Quest’anno è un’edizione speciale degli Stati Generali e di Ecomondo – ha sottolineato Ronchi -. C’è una iniziativa europea inedita per il volume delle risorse finanziarie messe in campo che non ha precedenti . Il Green Deal si configura come chiave fondamentale per l’utilizzo dei 209 miliardi del Recovery Fund, un’occasione storica unica per il cambiamento del modello di sviluppo. Gli Stati generali della Green Economy di quest’anno dovranno contribuire a cogliere questa opportunità che viene data all’Italia. La piattaforma messa a punto dal Consiglio della Green Economy, formato da 66 organizzazioni di imprese, mette insieme le priorità dei settori strategici che sono quelli per l’energia e il clima, l’economia circolare e la gestione dei rifiuti, la mobilità sostenibile, la qualità ecologica del sistema alimentare, la qualità della vita nelle città. Siamo convinti che questa nuova fase possa portare a un rafforzamento qualitativo della green economy italiana con indubbi vantaggi alla ripresa economica del Paese”.

“La scelta europea di ridurre ulteriormente le emissioni al 55% – ha ricordato Gianni Silvestrini, presidente del Comitato Scientifico di Key Energy – ci obbliga ad accelerare sulle energie rinnovabili, efficienza e mobilità elettrica. E’ una grande opportunità e una vera rivoluzione se solo pensiamo al potenziale di crescita del settore fotovoltaico, che potrebbe aumentare di dieci volte il suo potenziale e la possibilità di creare nuove aziende. E il Recovery Plan rappresenta una straordinaria opportunità se, come ha dichiarato la Presidente della Commissione Europea, il 37% dovrà essere investito in progetti verdi. E già da Ecomondo e Key Energy potranno e dovranno uscire suggerimenti e stimoli su come verranno utilizzate queste risorse”.

“La buona notizia – ha concluso Fabio Fava, presidente del Comitato Scientifico di Ecomondo – è che l’economia circolare è al centro delle strategie dell’Europa e del nostro Paese. L’impatto del Covid 19 sulle filiere e sull’innovazione delle stesse, come la digitalizzazione industriale e la rigenerazione ambientale, saranno fattori decisivi nell’implementazione di questo paradigma. La convegnistica e il settore espositivo riguardano le grandi priorità dell’economia circolare. E le normative, sia nazionali che europee. Ecomondo è una manifestazione pioniera da sempre nell’economia circolare, per questo raccogliamo la sfida del Green Deal europeo per mostrare come l’industria e i suoi servizi sanno reagire alla crisi della pandemia”.

Un grande sforzo organizzativo e culturale, quello messo in campo da Italian Exibition Group che, prima in Europa, ha voluto dare un segnale concreto e ambizioso al governo e al mondo imprenditoriale in un momento in cui occorre sfruttare tutte le opportunità, anche economiche, che le istituzioni europee mettono a disposizione, in un settore, quello della green economy, che vede l’Italia attestarsi tra le prime del continente.



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