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Conte fa sponda con Gubitosi, la rete è di tutti

Porte aperte nella società per la rete unica, la futura AccessCo, e un grazie speciale al governo che ha reso possibile la nascita di un’infrastruttura unica per la rete tlc. Luigi Gubitosi, ceo di Tim (che avrà la maggioranza al 50% più uno nel nuovo assetto per la rete) ha scelto il forum Ambrosetti per rimarcare i contorni di un progetto atteso da anni ma ancora lungi dall’essere definito.

Tanto per cominciare un ringraziamento al governo e a quella Cdp che sarà partner del progetto, con una quota ancora da definire. “Sono grato a Cdp e al governo per aver trovato insieme l’accordo sulla nascita della futura società della rete, è stato il mese di agosto meglio investito della mia età di adulto, lavorare quest’estate sulla rete unica con gli amici di Cdp ne è valsa la pena”, ha affermato l’ex commissario Alitalia all’Abrosetti.

“Adesso il nostro lavoro è di trasformare il testo del Memorandum” sottoscritto con la Cdp sulla società della rete “in un testo definitivo in cui si passa dai principi a una contrattualistica collegata. Credo che i tempi saranno molto veloci, è una cosa molto positiva”. Gubitosi ha insomma un po’ di fretta e lo ha fatto capire.  “Credo sia finito il tempo della polemiche sulla aree”, bisogna “iniziare a operare e accelerare sulla cablatura. Troppe discussioni ci sono state, tanti convegni ma poi non si arrivava mai a nessun risultato concreto”.

Il numero uno di Tim ha poi allargato lo spettro anche ai possibili nuovi player della partita, a cominciare da Mediaset, che fresca di sentenza Ue sulla legge Gasparri che vieta gli incroci media-tlc, potrà ora entrare nel capitale della nuova società. Ma Gubitosi ha i suoi dubbi.

“Alcuni operatori sono entrati nel capitale come Fastweb, ci aspettiamo che anche altri lo faranno”, tuttavia  “non mi è evidente il vantaggio di un fruitore di contenuti (Mediaset, ndr) a partecipare” alla creazione della rete unica. “Non credo che (Mediaset, ndr) toccherà il progetto della rete unica direttamente, almeno in tempi ragionevolmente brevi: quando parlavamo della partecipazione di altri operatori pensavamo agli operatori di tlc dovremo capire qual è l’interesse degli eventuali operatori di contenuti, cosa portano e cosa possono prendere”.

Resta da capire il ruolo di Enel, azionista al 50% di Open Fiber, la società che rappresenterà la componente pubblica nella società per la rete. Il ceo di Enel, Francesco Starace, non si è mai scaldato più di tanto per una partecipazione del gruppo alla rete unica. Ma per Gubitosi non ci sono chiusure. “Enel ha sempre detto che se ci fosse stato un partner industriale non le sarebbe interessato fare il partner di minoranza, ma non ci sono chiusure di principio a nessuno, bisogna capire le motivazioni e le condizioni”.

Su tutto però, le parole del premier Giuseppe Conte, intervenuto sempre da Cernobbio. “Confidiamo che possa completarsi quanto prima avvalendosi di ruolo di investitore strategica con Cdp. Siamo per una infrastruttura aperta e inclusiva, Gubitosi lo sa”.

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