La Borsa italiana rimette un piede in Italia e non solo in termini di sede legale. Da oggi un pezzo dei nostri listini è a tutti gli effetti nuovamente di proprietà tricolore, grazie al progetto più volte caldeggiato dal governo giallorosso. Dopo settimane di trattative, all’indomani della scelta del consorzio paneuropeo come possibile ed esclusivo acquirente, il London Stock Exchange ed Euronext raggiungono l’accordo su Borsa Italiana.
E così, Piazza Affari passa al consorzio paneuropeo di cui fanno parte anche Cdp Equity e Intesa Sanpaolo. Londra ha confermato in una nota, diffusa a pochi minuti dall’apertura delle contrattazioni, di aver accettato di vendere l’intera partecipazione in Borsa Italiana a Euronext per un valore patrimoniale di 4,325 miliardi di euro, più un importo aggiuntivo che riflette la generazione di cassa da completare.
BORSA DICE ITALIA
Ora gli equilibri nell’azionariato dovrebbero essere più o meno questi. Una volta avveratesi le condizioni cui l’operazione è subordinata, Cdp Equity, guidata da Pierpaolo Di Stefano, possiederà il 7,3% del capitale azionario di Euronext, al pari della Caisse des Dépôts et Consignations, omologa di Cdp in Francia. In questo modo, Cdp Equity entrerà a far parte dell’attuale gruppo di azionisti di riferimento della società, che gestirà – oltre a Borsa Italiana – altre 6 borse valori in Belgio, Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia e Portogallo con oltre 1.800 società quotate per un totale di circa 4.400 miliardi di euro di capitalizzazione di mercato. Per quanto riguarda gli altri due soci forti, Intesa SanPaolo e Bnp Paribas, la partecipazione dovrebbe attenersi intorno al 2%.
UN’OPERAZIONE STRATEGICA
Il senso dell’operazione è stato spiegato dalla stessa Via Goito, che in questi ultimi mesi ha dato prova di protagonismo nell’economia italiana, giocando sia d’attacco (l’operazione con Nexi sta lì a dimostrarlo), sia di difesa, come la mossa su Borsa certifica. Non appena arrivato il disco verde da Londra ha fatto sapere come “l’operazione è coerente con la mission di Cdp di sostenere le infrastrutture strategiche del Paese con una prospettiva di lungo termine. Borsa Italiana, infatti, è un’infrastruttura finanziaria essenziale, rappresentando il principale hub per la raccolta di capitale azionario e obbligazionario da parte delle imprese italiane, con la presenza di 370 società quotate per una capitalizzazione complessiva superiore al 30% del Pil nazionale e con un’ampia presenza di Pmi, a cui è anche dedicato il programma Elite”.
Di più. “Con questo progetto, inoltre, si rafforza il ruolo dell’Italia nel mercato dei capitali europeo. L’Italia infatti rappresenterà il singolo mercato più rilevante della nuova Euronext, con circa un terzo dei ricavi e degli occupati complessivi. L’Italia, inoltre, avrà un ruolo di primo piano sia a livello operativo che di governance”.
LA GOVERNANCE
Già, proprio la governance vedrà una forte presenza italiana. Ben due Italiani entreranno infatti a far parte del Supervisory Board, il presidente (indipendente) ed un amministratore in rappresentanza di Cdp Equity. Inoltre, il ceo di Borsa Italiana e quello della controllata Mts entreranno rispettivamente nel Managing Board e nell’Extended Managing Board di Euronext. Infine, Consob sarà invitata ad entrare a far parte del Collegio dei Regolatori, l’organo di vigilanza sul gruppo Euronext, insieme alle altre autorità dei mercati in cui Euronext opera.
IL FILO ROSSO CON NEXI
L’operazione odierna arriva a stretto giro di posta, dopo il recente annuncio dell’accordo tra Sia (Cdp) e Nexi per la nascita di un campione nazionale dei pagamenti elettronici che possa dare vita a un più ampio polo europeo dei pagamenti in grado di contrapporsi allo strapotere delle major Usa e cinesi.
Non è un caso che il ceo della Cassa, Fabrizio Palermo, abbia collegato l’operazione Borsa alla fusione con Nexi. “Siamo particolarmente orgogliosi di essere protagonisti di questa operazione: Cdp contribuisce a portare Piazza Affari all’interno di un gruppo paneuropeo con un presidio stabile di investitori italiani. Questa operazione segue il recente annuncio dell’accordo per la creazione della società leader nel mercato dei pagamenti digitali e delle piattaforme di trading con la fusione tra Sia e Nexi. Il sostegno degli azionisti e del management di due importanti società quotate come Nexi ed Euronext confermano il ruolo di Cdp come partner strategico e affidabile per le aziende italiane e per gli investitori internazionali”.
UNA VITTORIA DELL’ITALIA
“Saluto con grande apprezzamento la sottoscrizione dell’accordo vincolante che porterà all’ingresso di Borsa Italiana nel gruppo Euronext con l’importante presenza di investitori italiani nell’ambito del nuovo gruppo. È un passaggio fondamentale nella strategia perseguita dal Governo di rafforzamento del nostro mercato di capitali in un contesto europeo, e avviene grazie a un’operazione che vedrà l’Italia in posizione centrale all’interno di un gruppo leader a livello internazionale. Investitori e imprese italiani avranno la possibilità di accedere a un pool più ampio di liquidità e a nuove opportunità di investimento e di crescita”, ha dichiarato il ministro dell’Economia e Roberto Gualtieri.
“Il nostro Paese e le nostre infrastrutture manterranno un ruolo strategico nel contesto del nuovo gruppo grazie a una adeguata rappresentatività dell’Italia nella governance di Euronext e una posizione di primo piano a livello industriale delle nostre infrastrutture di trading e post-trading. Borsa Italiana continuerà a rappresentare la sede di riferimento per la quotazione e la negoziazione in Italia delle nostre imprese che potranno beneficiare di un ampliamento del pool di liquidità a loro disposizione. Una particolare attenzione verrà dedicata allo sviluppo di programmi per facilitare l’accesso ai finanziamenti azionari e obbligazionari per le imprese”.