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Sentinelle per il Pianeta. Ecco i contratti spaziali per l’industria italiana

Vale 495 milioni di euro il contratto siglato oggi a Palazzo Chigi da Thales Alenia Space Italia con l’Esa per le “sentinelle” di Copernicus che monitoreranno l’Artico. Tanta Italia (con Leonardo) anche sulle altre missioni del programma

“Un passo importante che garantirà grandi benefici non solo alla nostra industria, ma a tutti i cittadini europei”. È il nuovo contratto che arriva dall’Agenzia spaziale europea (Esa) secondo il sottosegretario Riccardo Fraccaro, che oggi a Palazzo Chigi ha ospitato la firma tra l’ente e Thales Alenia Space Italia, rispettivamente rappresentate dal direttore dei programmi per l’osservazione della Terra Josef Aschbacher e dall’amministratore delegato Massimo Claudio Comparini. Presenti anche l’ammiraglio Carlo Massagli, segretario del Comint di palazzo Chigi, e il presidente dell’Asi Giorgio Saccoccia (che abbiamo intervistato sul tema). La firma riguarda le “sentinelle” del futuro, i nuovi satelliti del sistema europeo Copernicus. In tutto i contratti sono tre, con molta Italia a bordo.

I COMMENTI

“Durante il Consiglio ministeriale dell’Esa a Siviglia dello scorso anno – ha spiegato Fraccaro – come governo abbiamo scommesso sull’ambizioso piano di sviluppo del programma Copernicus; l’Italia ha scelto di sostenere con forza un impegno economico più grande del passato, impegnandosi a garantire la continuità dei programmi con una forte presenza dell’industria nazionale e degli investimenti nel campo dell’osservazione della Terra”. Da ciò deriva la “soddisfazione” odierna, considerando “un significativo ritorno in termini di sviluppo produttivo ed economico non solo per l’Italia, ma anche per l’Europa”. D’altra parte, “la sinergia tra Paesi nell’ambito spaziale è essenziale per la competitività dell’Unione europea a livello internazionale”, ha aggiunto Fraccaro. “La Commissione europea sta prestando sempre maggiore attenzione alle questioni spaziali concentrando risorse e sforzi, soprattutto nel campo dell’osservazione della Terra”.

“I contratti siglati oggi, che interesseranno le migliori competenze dell’industria spaziale italiana, confermano il contributo fondamentale che lo Spazio può assicurare nella tutela e salvaguardia del pianeta, e sono una dimostrazione dei risultati che possono essere raggiunti da un sistema industriale europeo coeso e integrato, con una chiara visione strategica”, ha commentato l’ad di Leonardo Alessandro Profumo, altresì presidente di ASD, l’associazione delle industrie europee dell’aerospazio, difesa e sicurezza.

IL PROGRAMMA

Già a luglio, in coordinamento e con l’accordo della Commissione europea che coordina e gestisce il programma Copernicus, l’Esa aveva selezionato le industrie partecipanti. Come contributo europeo al più vasto progetto Geoss (il Sistema dei sistemi per l’osservazione globale della Terra), il programma dispiega i suoi servizi in collaborazione con Stati membri e Esa. Si avvale delle sue “sentinelle”, satelliti di diversa generazione e tecnologia che, dal primo lancio del 2014, vedono l’industria italiana in prima fila, in particolare con Leonardo e le sue due joint venture, Thales Alenia Space e Telespazio. Insieme a Galileo (il programma per la navigazione satellitare), Copernicus è la voce più imponente del programma spaziale dell’Ue, che ancora attende tuttavia certezza nell’ambito del prossimo quadro finanziario pluriennale (2021-2027). Le assegnazioni di luglio riguardavano le Sentinel dalla 7 alle 12, successive alle prime sei generazioni già in programma (ormai prossima a lancio, con un Falcon 9 di Space X, Sentinel 6).

UNA SENTINELLA PER L’ARTICO

Thales Alenia Space Italia avrà il ruolo di primo contraente per due delle nuove sentinelle: la 11 (o Cimr) e la 12 (o Rosel L). Oggi è stato siglato il contratto per il sistema di tre satelliti Cimr, pari a 93 milioni di euro, una prima tranche di un contratto globale di 495 milioni. Tas Italia guida il consorzio a cui partecipano OHB System e OHB Italia, con l’obiettivo di mandare in orbita un radiometro a microonde multi-frequenza per fornire osservazioni sulla temperatura della superficie del mare, sulla concentrazione del ghiaccio marino e sulla salinità della superficie del mare; è immaginata soprattutto per il monitoraggio dell’Artico. “Siamo orgogliosi di essere a capo di questa missione cruciale per le comunità dell’Artico, in quanto Cimr fornirà servizi operativi sui ghiacci marini e il monitoraggio continuo dell’ambiente artico”, ha spiegato Comparini.

IL RUOLO SU ROSEL

Più avanti sarà siglato il contratto per Rosel L (che Tas Italia guida con Airbus Defece & Space). Questa imbarcherà un radar ad apertura sintetica in banda L, capace di vedere attraverso vegetazione, neve secca e ghiaccio; sarà utilizzato soprattutto a sostegno della gestione delle foreste, per l’agricoltura di precisione e la sicurezza alimentare. “Continueremo a crescere nel settore che già ci vede leader: i radar ad apertura sintetica”, ci ha spiegato il presidente dell’Asi, Giorgio Saccoccia.

GLI ALTRI CONTRATTI

Oggi è stato poi firmato il contratto per Chime (Sentinel 10), che vede in qualità di prime Thales Alenia Space Francia (con OHB System e Leonardo come principali subcontraenti), siglato alla presenza del ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire. Vale 90 miliardi su 455 complessivi per completare le capacità di Sentinel 2 per applicazioni di mappatura del suolo (per sostenibilità e biodiversità) tramite uno spettrometro infrarosso a onde corte. Il terzo contratto riguarda invece Lstm (Sentinel 8); vale 380 milioni ed è stato firmato da Airbus Defence and Space Spagna, alla presenza del ministro della Scienza (e candidato alla guida dell’Esa) Pedro Duque.

IL RUOLO DI LEONARDO

Per il payload iperspettrale di Chime, sulla scia dell’esperienza acquisita con Prisma (missione dell’Asi), lo stabilimento di Leonardo a Campi Bisenzio (Firenze) realizzerà il cuore nobile dello strumento iperspettrale, il telescopio, il sistema dei piani focali e gestirà la calibrazione dello strumento a terra prima del lancio. Il telescopio (composto da diversi specchi di grandezza massima da 0,4 metri) sarà “l’occhio” della sentinella sul Pianeta. L’azienda di piazza Monte Grappa si occuperà inoltre dei sensori d’assetto stellare per il corretto posizionamento dei satelliti di Chime e Cimr.

VERSO NUOVI SERVIZI

“La capacità di monitoraggio del Pianeta – ha rimarcato Fraccaro – ci permetterà di sviluppare applicazioni e servizi per le esigenze dei cittadini, in particolare durante l’attuale pandemia”. Per questo motivo, secondo il sottosegretario è “necessario sviluppare applicazioni satellitari innovative, attraverso una tabella di marcia strategica europea per massimizzare l’utilizzo di Copernicus”. Tale visione, ha aggiunto, “rafforzerà il nostro sostegno alla spinta del downstream”.

“Il Programma Copernicus, di cui questi satelliti entreranno presto a far parte – gli ha fatto eco Profumo- è ormai diventato il sistema riferimento a livello europeo e internazionale per una ampia gamma di utilizzi, che spaziano dal monitoraggio ambientale fino alla gestione delle emergenze, come dimostrato anche durante l’attuale pandemia”. Il sistema europeo, ha concluso il manager, “rappresenta una piattaforma unica per lo sviluppo di tecnologie sempre più innovative e performanti e di servizi avanzati a beneficio della collettività”.

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