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Cosa lega Italia e Bulgaria. Il colloquio tra ministri della Difesa

I ministri della Difesa di Italia e Bulgaria si sono incontrati oggi in videoconferenza per ribadire la collaborazione tra i due Paesi. Sul tavolo numerosi dossier, dalla cooperazione sulla Difesa europea, alle partnership nella Nato, tra capacità e industria della Difesa

“Tra Italia e Bulgaria esiste da tempo una cooperazione bilaterale estremamente efficace che intendiamo intensificare, confermando la volontà di proseguire il percorso virtuoso di collaborazione operativa e industriale tra le nostre Forze armate”. Così il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, nel corso dell’incontro in videoconferenza con il vice Primo ministro per l’ordine pubblico e la sicurezza nonché ministro della Difesa della Bulgaria, Krasimir Karakachanov.

LA DIFESA EUROPEA

In agenda la Difesa europea, che sarà al centro venerdì del Consiglio europeo. Guerini ha ringraziato il collega bulgaro per il sostegno fornito al nostro Paese nell’ambito delle attività connesse allo Strategic Compass, attraverso la co-firma del contributo di pensiero redatto dall’Italia in tema di partenariati. È la bussola strategica di cui si doterà l’Ue nel corso dell’anno, un riferimento che metta a sistema le varie iniziative in campo, compresa la collaborazione con l’Alleanza Atlantica. “La piena convergenza di vedute tra i nostri Paesi in ambito Nato, in complementarità al crescente impegno in quello della Ue, sono un elemento di concretezza della nostra partnership – ha continuato il titolare di palazzo Baracchini – ritengo che il contributo apportato in questo ambito dai Paesi membri possa concretamente agevolare il conseguimento del livello di ambizione nel campo della sicurezza e difesa, in aderenza alle tre priorità strategiche derivanti dalla Eu Global Strategy”.

LA COLLABORAZIONE ITALO-BULGARA

Durante il colloquio i due ministri si sono inoltre concentrati sulla cooperazione bilaterale nel settore industriale, sviluppando sinergie e garantendo il pieno sostegno italiano all’ulteriore sviluppo delle capacità delle Forze armate bulgare. I due ministri si sono poi anche soffermati sulla rinnovata e crescente importanza strategica dei Balcani e del ruolo dei due Paesi nella regione. In particolare, Guerini ha ricordato la volontà italiana di proseguire con continuità il proprio impegno nei Balcani occidentali, dove detiene il comando dell’operazione Nato Kfor, e dove una cooperazione tra Italia e Bulgaria avrà un ruolo sempre più importante per la sicurezza dell’area.

PARTNERSHIP SOTTOMARINE

Altro tema al centro del colloquio, l’avvio di una cooperazione nel settore subacqueo che garantirebbe altresì ai due Paesi l’opportunità di cooperazione operativa e addestrativa delle rispettive marine nel Mar Nero e nel Mediterraneo anche in relazione all’importanza della Bulgaria, quale membro della Nato, per la sicurezza del fianco est dell’Alleanza. La notazione arriva a poca distanza dall’avvio dell’esercitazione Nato “Dynamic Manta” nelle acque di Catania, esercitazione volta soprattutto a sviluppare le capacità di guerra sottomarina dell’Alleanza. La Bulgaria, del resto, è uno dei soli due Paesi membri dell’Alleanza ad avere il proprio sbocco marittimo nel Mar Nero, tradizionalmente considerato da Mosca un mare “proprio”. Potenziare le capacità dell’Alleanza di agire in quelle acque potrebbe rivelarsi fondamentale nei futuri scenari strategici globali, soprattutto vista le cicliche recrudescenze dell’assertività russa in campo internazionale.

LA VICINANZA DI SOFIA

Non è mancata, infine, una riflessione sugli effetti della pandemia da Covid-19, con il vicendevole auspicio di pieno successo delle rispettive campagne di vaccinazione in corso di svolgimento nei due Paesi europei e di ritorno a condizioni di normalità. Durante il colloquio Karakachanov ha voluto esprimere le proprie condoglianze per la morte dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi lunedì a Goma nella Repubblica Democratica del Congo.

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