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Leonardo dà il via all’Ipo su Drs. I dettagli dell’operazione

Leonardo ha annunciato il lancio dell’offerta pubblica iniziale sulla controllata americana che nel 2020 (l’anno nero del Covid) ha registrato ordini a +2,4%. Alla One Company guidata da Alessandro Profumo resterà il 78% di Drs, così da continuare a presidiare un mercato strategico quale quello americano. I dettagli dell’operazione

Sarà il 22% di Drs a essere quotato in borsa al New York Stock Exchange, con un opzione per un ulteriore 3,3%. Il restante 78% (fino al 74,7% in caso di opzione) resterà nelle mani di Leonardo, al fine di mantenere una “significativa presenza” in un mercato “fortemente strategico” come quello americano, come spiegato la scorsa settimana dall’ad Alessandro Profumo. Oggi piazza Monte Grappa ha annunciato l’Ipo sulla controllata americana, per un iter da chiudersi entro la fine del mese.

I DETTAGLI

L’offerta pubblica iniziale consisterà in 31,9 milioni di azioni ordinarie, in fascia di prezzo da 20 e 22 dollari per azione, per un totale minimo di 638 milioni di dollari. A offrire e vendere le azioni, come già reso noto, sarà Leonardo US Holding, società statunitense interamente controllata da Leonardo. Per trenta giorni, ai sottoscrittori sarà poi possibile acquistare fino a ulteriori 4,785 milioni di azioni al prezzo dell’offerta pubblica e al netto degli sconti e delle commissioni di sottoscrizione applicabili. Presentando il bilancio 2020 alla comunità finanziaria la scorsa settimana, Profumo aveva spiegato che “manterremo in Drs una quota di maggioranza e una significativa presenza”. Di più: “Abbiamo annunciato l’Ipo di Drs per consentire al mercato finanziario di valutare meglio il valore intrinseco della società e rafforzare ulteriormente le prestazioni dallo sviluppo alla produzione”.

GLI OBIETTIVI

Un paio di settimane fa, dopo il via libera del cda di Leonardo, Drs ha depositato “il documento di registrazione su Form S-1 presso la U.S. Securities and Exchange Commission (“SEC”) relativo a una proposta di offerta pubblica iniziale di una quota di minoranza delle sue azioni ordinarie”. Documento depositato, ma non ancora efficace, con perfezionamento dell’operazione previsto entro la fine del mese. Per la One Company, la quotazione contribuirà a consolidare i conti, riducendo il debito e liberando risorse per il “consolidamento europeo”, come spiegato da Profumo in una recente intervista al Financial Times, in cui notava l’intenzione di crescere “nelle aree strategiche” in cui Leonardo ha già “solidi fondamentali di business”.

LA CONTROLLATA

Per la controllata si tratterebbe di un ritorno a Wall Street, dove già stazionava prima dell’acquisto, nel 2008, da parte dell’allora Finmeccanica. Basata a Arlington, in Virginia, l’azienda è guidata oggi dal ceo William J. Lynn III. Vanta un’esperienza più che cinquantennale nel mercato della Difesa americana, con specializzazione su elettronica, sensoristica, sistemi di comunicazione e integrazione. L’obiettivo dell’acquisizione di piazza Monte Grappa si legava ormai tredici anni fa all’intenzione di migliorare il posizionamento oltreoceano.

LEONARDO NEGLI USA

L’obiettivo pare raggiunto. Nel 2020 Drs ha registrato ordini per 2,7 miliardi (+2,4%) e ricavi per 2,4 miliardi, sostanzialmente in linea con il 2019. La controllata, spiega l’azienda, “conferma il trend di crescita degli ultimi anni”, con ordini rilevanti per la produzione dei sistemi informatici di nuova generazione, denominati “Mounted Family of Computer Systems)” destinati allo US Army, e per nuovi sistemi per la US Navy. D’altra parte, Drs ha contribuito negli ultimi anni al posizionamento di Leonardo negli Stati Uniti, andato ben oltre il perimetro della controllata: a inizio 2020 è arrivata la commessa della US Navy per i suoi nuovi elicotteri da addestramento; nel 2018 l’altra vittoria (con Boeing) per la gara elicotteristica della US Air Force. Ora, con i programmi “trasformazionali” in partenza negli Stati Uniti e un’amministrazione che promette maggior dialogo con l’Europa, il posizionamento può migliorare ulteriormente.

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