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Spazio per l’Italia. Tabacci in visita da Thales Alenia Space e Telespazio

Giornata “spaziale” per il sottosegretario Bruno Tabacci, delegato dal premier Draghi alle politiche del settore. Prima a Roma, da Thales Alenia Space, e poi al Fucino, da Telespazio. “Emerge la straordinaria vitalità del nostro Paese nelle politiche spaziali”

Italia eccellenza spaziale. Il sottosegretario Bruno Tabacci, delegato da Mario Draghi alle politiche del settore, ha fatto visita oggi alle due realtà della Space Alliance tra Italia e Francia: Thales Alenia Space e Telespazio. Sono le due joint venture tra Leonardo e la francese Thales, protagoniste del settore italiano ed europeo. Insieme a Tabacci c’erano il generale Luigi De Leverano, da poco nominato consigliere militare del presidente del Consiglio, e il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Giorgio Saccoccia. A palazzo Chigi, l’ufficio del consigliere militare guida la Struttura di coordinamento che supporta il Comitato interministariale (Comint) presieduto dal sottosegretario delegato.

IL SITO ROMANO

In mattinata, la delegazione è stata allo stabilimento romano di Thales Alenia Space, sede del “Centro integrazione satelliti”, cuore strategico della capacità produttiva della società insieme con il “Centro antenne ed equipaggiamenti”, anch’esso nel sito nella Capitale, lungo la via Tiburtina. Le principali linee di produzione riguardano il telerilevamento, le telecomunicazioni e la navigazione satellitare. Nelle camere bianche e nei laboratori tecnologici dell’azienda ad atmosfera controllata (pressione atmosferica, umidità e inquinamento particellare), si integrano le diverse componenti necessarie per la realizzazione di satelliti di piccole e medie dimensioni per programmi che pongono Thales Alenia Space con un ruolo in primo piano a livello europeo.

I PROGRAMMI

Sono attualmente in avanzata fase di integrazione i satelliti Sentinel 1C e 1D di Copernicus, il programma europeo per l’Osservazione della Terra, che in futuro monitoreranno l’ambiente del nostro Pianeta con avanzata strumentazioni. Nello stesso sito si sta integrando anche il secondo satellite della seconda generazione Cosmo-SkyMed, tutta italiana, duale, per l’osservazione della Terra, considerata un fiore all’occhiello mondiale della tecnologia radar per l’Osservazione della Terra. È dello scorso dicembre il contratto per il terzo e quarto satellite della costellazione.

IL CENTRO DEL FUCINO

Nel pomeriggio la delegazione si è spostata al Centro spaziale del Fucino, in provincia de L’Aquila, attivo dal 1963. Vanta 170 antenne operative, su 370mila metri quadrati di superficie. Qui Telespazio svolge le attività per la messa in orbita e il controllo dei satelliti, servizi di telecomunicazioni, televisivi e multimediali. Vi lavorano oltre 250 addetti fra ingegneri, tecnici specializzati e personale operativo. Al Centro del Fucino hanno sede il Centro di controllo di Cosmo-SkyMed e uno dei due Centri di controllo che gestiscono Galileo, il sistema europeo di navigazione e localizzazione satellitare Galileo.

LE DICHIARAZIONI

“Negli incontri di oggi in Thales Alenia Space a Roma e in Telespazio nel Fucino – ha detto Bruno Tabacci a margine della visita – emerge la straordinaria vitalità del nostro Paese nelle politiche spaziali, sia in riferimento alla produzione industriale di satelliti, sia alla tecnologia di Osservazione della Terra, nonché alla gestione dei dati e delle informazioni che da essa conseguono”. Per Massimo Comparini, ad di Thales Alenia Space Italia, la visita “dimostra la forte e fruttuosa sinergia tra tutti gli attori del sistema spaziale italiano e testimonia il ruolo-chiave nostro e di tutta l’industria spaziale italiana quale attore di primo livello nelle future missioni spaziali europee con la costruzione ed integrazione, proprio in questo sito, dei satelliti di nuova generazione della costellazione Galileo, delle sentinelle Cimr e Rose-L nella evoluzione del sistema Copernicus, della nuova generazione di satelliti di telecomunicazioni per applicazioni governative e delle tecnologie, equipaggiamenti e sistemi elettronici e di comunicazione a supporto della esplorazione planetaria e spaziale”.

VERSO LUNA E MARTE

Per Luigi Pasquali, ad di Telespazio e coordinatore delle Attività spaziali di Leonardo, la visita “il costante supporto che le istituzioni assicurano all’industria italiana”. Il manager si è detto “particolarmente felice che tale opportunità avvenga nell’anno in cui celebriamo i sessant’anni di Telespazio, che proprio dal Fucino nei primi anni Sessanta mosse i primi passi nel settore nascente delle telecomunicazioni satellitari”. Da allora, ha rimarcato, “le tecnologie sono cambiate, ma è ancora qui e operativa la grande antenna che consentì a milioni di italiani, nel 1969, di assistere in diretta televisiva allo sbarco del primo uomo sulla Luna”. E oggi, al Fucino, “siamo impegnati ad affrontare le sfide tecnologiche del futuro, a partire dai servizi legati all’esplorazione di Luna e Marte, la gestione ottimale del traffico orbitale, la Space intelligence e i servizi e le applicazioni di geo-informazione – ha concluso Pasquali – capaci di rispondere a bisogni crescenti delle istituzioni delle imprese e dei cittadini, e di contribuire efficacemente ai grandi temi della sostenibilità ambientale”.

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