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Coscrizione cinese con obiettivo Taiwan? Tokyo e Pechino intanto litigano

La Cina pensa alla guerra e prepara i piani di coscrizione. Messaggio diretto, Pechino fa sul serio, che fa eco a Taiwan. Attorno all’isola va in scena anche uno scontro con Tokyo

La Cina sta pensando alla creazione di liste di coscrizione dovesse servire di rinfoltire le truppe in modo repentino. Il potere di costringere i cittadini a entrare nelle forze armate dovrebbe essere affidato al Consiglio di Stato o alla Commissione militare centrale, secondo la bozza di modifiche normative rilasciate dal Ministero degli affari dei veterani nel fine settimana scorso.

Il personale militare cinese in pensione sarebbe una priorità assoluta per la coscrizione in tempo di guerra, spiega il documento, che contiene modifiche proposte ai regolamenti di leva del paese e affida per la prima volta alle autorità il compito di arruolare  veterani e altri cittadini se il Paese dovesse trovarsi  sul piede di guerra.

La normativa sbatte contro la narrazione. La Cina raccontata dal segretario del Partito, il capo dello stato Xi Jinping, aspira all’armonia, alle cooperazioni win-win, all’ascesa pacifica. E però, lo stesso Xi non disdegna la retorica pesante, come quella usata recentemente contro Taiwan: durante il discorso per i cento anni del Partito/Stato, il segretario ha mostrato la sua determinazione. Retorica che per altro deve trovare agganci realistici.

Come con gli sconfinamenti aerei e le manovre lungo lo Stretto che divide il mainland dall’isola ribelle, la formulazione di certi decreti ha sia scopo pratico (preparativo per eventuali situazioni complesse) sia propagandistico. Serve sostanzialmente a mandare il messaggio che Pechino fa sul serio. E soprattutto il messaggio è rivolto a quelle aree che la Cina sente come proprie e su cui non intende arretrare di un centimetro: la riannessione di Taiwan è una di queste.

Recentemente il destino dell’Isola è stato un fattore di contrasto tra Tokyo e Pechino; con i giapponesi che hanno alzato il livello di interesse per ciò che potrebbe succedere (una guerra cinese per riprenderne il controllo) come forma di sicurezza nazionale; e con i cinesi che hanno usato toni duri. A pochi giorni dal discorso di Xi in occasione del centenario da Piazza Tienanmen, dal Giappone il vicepremier e ministro delle Finanze Taro Aso ha dichiarato che se la Cina invadesse Taiwan allora Tokyo potrebbe entrare in guerra, attivando clausole di sicurezza condivise con gli Stati Uniti, davanti a quella che ha definito una “minaccia esistenziale”.

Da Pechino è arrivata la risposta dura per bocca di Hu Xijin, direttore del Global Times (un media che diffonde in lingua inglese la linea del Partito/Stato): in un popolare post su Weibo, Hu ha definito Taro Aso una “bocca larga”, aggiungendo che la Cina sarebbe capace di “distruggere” il Giappone. “Quando scoppieranno le ostilità nello Stretto di Taiwan, il Giappone farebbe meglio a stare lontano”, ha detto il direttore.

Secondo Hu, “l’Esercito del Popolo cinese non solo distruggerà le Forze di autodifesa giapponesi, ma ha anche il diritto di colpire le [loro] basi e le relative installazioni militari, paralizzandone le capacità di attacco”. Ossia, il diritto di colpire anche le basi americane sul territorio dell’arcipelago nipponico. “Non permetteremo mai a nessuno di intervenire in alcun modo sulla questione di Taiwan”, ha detto nel press-brief di mercoledì 7 luglio il portavoce del governo cinese.

L’uscita di Aso è stata forte. Da Washington, il portavoce del Pentagono, rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni del giapponese, ha detto che gli Stati Uniti sono nella “fase iniziale” del coordinamento politico con gli alleati in merito a Taiwan, ma ha aggiunto di non voler speculare su ipotesi. Le risposte da Tokyo hanno letto la situazione in modo simile, con il ministro della Difesa, Nobuo Kishi, che ha scalato spiegando che qualsiasi determinazione di una “minaccia esistenziale” per il Giappone sarebbe basata sulla situazione in corso e sulle informazioni disponibili in quel momento.



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