Il ceo Tavares annuncia che sarà Termoli ad ospitare la fabbrica di batterie per le auto elettriche su cui il gruppo nato dalla fusione Psa-Fca punta 30 miliardi entro il 2025. Giorgetti brinda
Da Torino a Termoli, ma è sempre Italia. Stellantis, il costruttore d’auto nato a fine 2020 dalla fusione di Psa e Fca, ha scelto lo Stivale come sede della sua Gigafactory di batterie per le auto elettriche. Per la precisione, la piccola cittadina industriale molisana. L’annuncio è arrivato da Carlos Tavares l’amministratore delegato di Stellantis, aprendo l’EV Day dedicato alla strategia del gruppo per l’elettrificazione.
In lizza per ospitare il nuovo impianto c’era anche Torino, a cui è stata però preferita la cittadina molisana. Nel complesso Stellantis investirà oltre 30 miliardi di euro entro il 2025 nell’elettrificazione e nel software mantenendo un’efficienza esemplare per il comparto automotive, in particolare con un’efficienza degli investimenti del 30% superiore rispetto alla media del settore. L’obiettivo è che i veicoli elettrificati arrivino a rappresentare oltre il 70% delle vendite in Europa e più del 40% di quelle negli Stati Uniti entro il 2030.
D’altronde, Stellantis, per sua stessa ammissione, punta a “diventare leader di mercato nei veicoli a basse emissioni. Da qui al 2030, il mix LEV di Stellantis per le autovetture è destinato a crescere stabilmente in Europa oltre il 70% – 10 punti percentuali in più rispetto alle attuali ipotesi del settore sul mix del mercato generale”, ha puntualizzato Tavares.
Più nel dettaglio, l’azienda ha riconfermato “l’impegno a espandere la sua leadership nei veicoli commerciali in Europa, a rafforzare la propria posizione in Nord America e a diventare leader mondiale nei veicoli commerciali elettrici”. Facendo leva sulle conoscenze e sulle sinergie disponibili, ha messo in chiaro Tavares, “nei prossimi tre anni il percorso di elettrificazione dei veicoli commerciali si estenderà a tutti i prodotti e a tutte le regioni, anche con l`offerta di furgoni alimentati da celle a combustibile a idrogeno entro la fine del 2021.
Tornando alla scelta italiana di Stellantis, non è mancata la soddisfazione del governo italiano, espressa dal ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti. “La bella e attesa notizia è la Gigafactory in Italia. Come Mise abbiamo lavorato affinché questo accadesse. Ora deve proseguire il confronto sul piano industriale con le parti interessate”. E, ovviamente, hanno brindato anche i sindacati.
“L’abbiamo ribadito e richiesto in tutti i tavoli negoziali e di confronto che abbiamo avuto nelle ultime settimane con Stellantis e con il governo Italiano. L’obiettivo principale era fare in modo che la Gigafactory di Stellantis fosse localizzata nel nostro Paese. Per la Fim-Cisl è fondamentale, in questa fase delicata e di cambiamento per il settore dell’automotive e per Stellantis, mettere in atto tutti gli interventi necessari ad accompagnare la transizione”, hanno sottolineato Roberto Benaglia, segretario generale Fim-Cisl, e Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim-Cisl responsabile settore auto.