Il Copasir accende un faro sulla piazza violenta no-pass e no-vax. Giovedì in audizione Parente (Aisi) e chiesta un’informativa al ministro dell’Interno Lamorgese. Ma l’agenda del comitato di controllo degli 007 è fittissima: dall’audizione del cyber-zar Baldoni a quella del generale Graziano fino al presidente di Consob Savona
Pochi passi separano Piazza Colonna – dove è andata in scena sabato la guerriglia urbana fra manifestanti no-green pass e polizia – da Palazzo San Macuto, sede del Copasir. Lì, sulla scrivania del comitato parlamentare che controlla i Servizi segreti italiani, è inevitabilmente approdato il dossier sui tumulti di piazza che, dimostrano i primi rilievi della magistratura, hanno avuto una regia parziale in alcuni vertici del movimento di ultradestra di Forza Nuova.
Su questa regia, ma anche su un possibile coordinamento esterno della sommossa, accende ora un faro il comitato bipartisan presieduto dal senatore di Fratelli d’Italia Adolfo Urso. Giovedì, alle 12, sarà ascoltato in audizione il direttore dell’Aisi Mario Parente. Obiettivo: scoprire il dietro-le-quinte delle manifestazioni sfociate in violenza e dell’assalto contro la sede della Cgil. Per lo stesso motivo il Copasir ha chiesto una nota informativa al ministro degli Interni Luciana Lamorgese: cosa è stato fatto, e cosa si poteva fare in più per evitare lo scenario bellico in pieno centro a Roma finito sulle prime pagine dei giornali internazionali?
La mobilitazione no-pass e no-vax sarà in cima all’agenda del comitato questa settimana. Un’agenda che però prevede altri appuntamenti salienti. Da una parte l’audizione, questo martedì alle 13, del direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) Roberto Baldoni, architetto del Perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, la rete di centri di controllo che dovrà garantire la sicurezza della tecnologia usata da soggetti essenziali per lo Stato, dalla Pa ai privati.
Dopo la nomina di Baldoni, ex vicedirettore del Dis, e quella della vicedirettrice di Nunzia Ciardi, già a capo della Polizia Postale, l’Agenzia è pronta a partire, sotto la supervisione dell’Autorità delegata Franco Gabrielli (cui Draghi ha affidato le deleghe in materia cyber). Il Copasir – così prevede la legge che ha istituito l’agenzia (Dl. 82/2021) – dovrà esprimere un parere sui quattro schemi di regolamento che guideranno la fase di avviamento dell’Acn, fra cui il trasferimento di un primo nucleo di personale da Dis, Mise e Agid. L’obiettivo, ha detto Baldoni in una recente intervista a Formiche.net, è arrivare a 800 persone assunte entro il 2027.
Il secondo appuntamento del Copasir è fissato per mercoledì: alle ore 12 sarà presente in audizione il generale Claudio Graziano, presidente del Comitato militare europeo. L’obiettivo, in questo caso, è aprire uno spaccato sui piani dell’Ue per una difesa integrata e un’intelligence comune annunciati nel suo discorso all’Unione dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Una sfida che vede l’Italia (e la sua industria della Difesa) pronta a scendere in campo ma anche attenta a evitare strappi con l’alleato americano.
È intrecciata a doppio filo al ritiro delle truppe Nato dall’Afghanistan, che in Europa ha ravvivato il dibattito sull’“autonomia strategica”. Anche qui Roma è protagonista grazie alla presidenza del G20 straordinario sulla crisi afgana che si aprirà proprio questo martedì sotto la guida di Draghi. Su questo filone il Copasir – come ha anticipato Formiche.net – sta preparando una visita istituzionale a Bruxelles, cui dovrebbe seguire una trasferta a Washington DC per incontrare i colleghi del Congresso.
Il ventaglio dei dossier sul tavolo del Copasir però è più ampio. È pronta a partire infatti la nuova indagine conoscitiva sul settore dell’Energia già approvata sotto la presidenza del deputato leghista Raffaele Volpi. Il modello di riferimento sarà l’indagine sulle telecomunicazioni sfociata in un rapporto del dicembre 2019 in cui il comitato chiedeva al governo Conte-bis di bandire Huawei e le aziende cinesi dalla rete 5G. In questo caso al centro dell’indagine c’è la sicurezza energetica, e in particolare il tema dell’approvvigionamento e della necessaria diversificazioni delle fonti per ridurre il rischio strategico, avviata in parte dall’Italia con la costruzione del Tap, il gasdotto che collega la Puglia all’Azerbaijan.
La settimana prossima, infine, sarà sentito in audizione il presidente della Consob Paolo Savona. Dopo la recente audizione del presidente dell’Abi Antonio Patuelli, il Copasir riprende il filone finanziario già esplorato nel rapporto su banche e assicurazioni dell’ottobre 2020 che raccontò le mire francesi su Generali e Unicredit. Da allora la situazione è cambiata e così anche i profili di rischio…