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Euronext punta sull’Italia. Ma sulla sede non si discute. La versione di Boujnah

Il ceo di Euronext ascoltato in commissione Finanze sul futuro di Borsa Italiana, dallo scorso anno parte del consorzio paneuropeo a trazione franco-olandese. L’Italia rimane baricentro della strategia industriale ma la sede legale rimarrà ad Amsterdam

Sì, Milano e Piazza Affari sono il baricentro della strategia industriale di Euronext, il consorzio paneuropeo a trazione franco-olandese, reduce dall’acquisizione di Borsa Italiana, dieci mesi fa, per 4,4 miliardi. Ma da qui a spostare la sede da Amsterdam alla capitale finanziaria d’Italia, ce ne vuole. A nemmeno 24 ore dall’audizione in commissione Banche del presidente di Borsa Italiana, Andrea Sironi, è arrivato l’atteso intervento del ceo di Euronext, Stéphane Boujnah.

Il governo italiano, non è un mistero, all’indomani del passaggio di Borsa Italiana a Euronext, ha sempre cercato di difendere l’italianità della società che gestisce Piazza Affari, oggi guidata da Fabrizio Testa, nonostante tra i soci figurino Intesa SanPaolo e Cassa Depositi e Prestiti. Per questo l’audizione di Boujnah, ascoltato in commissione Finanze, era attesa. Il messaggio emerso dall’intervento del manager di Albertville è più o meno questo: Milano, con cui il consorzio si aspetta sinergie per 100 milioni entro i prossimi due anni, resta un fulcro del business di Euronext, ma il cuore rimane nel Paese dei Tulipani.

“L’Italia è diventata il più importante hub tecnologico del gruppo Euronext: il nostro obiettivo è sviluppare i punti di forza di Borsa Italiana in un contesto paneuropeo, con investimenti importanti in innovazione”, ha subito messo messo in chiaro il manager. Non mancando di sottolineare come “la migrazione a Bergamo del data center, che sarà ospitato dal campus Aruba di Ponte San Pietro e sarà alimentato a energia rinnovabile, rilocalizzerà (in Italia, ndr) il 25% circa degli scambi azionari europei e rafforza un business leader italiano a sostegno del Paese: si tratta di un passaggio chiave nel contesto post-Brexit, che aumenterà notevolmente l’importanza di Milano per le infrastrutture dei mercati finanziari”.

Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, rimane insomma strategica per il gruppo guidato da Boujnah. “Investiremo tantissimo in questo Paese, sono 2.800 le società italiane che hanno i requisiti per essere quotate anche se il numero di Ipo non é stato dinamico come avrebbe potuto essere. Su questo aspetto, ha concluso, c’é attenzione con l’obiettivo di far diventare il sistema di quotazione più competitivo”.

Attenzione però, di spostare la sede legale a Milano non se ne parla. “Per il momento la questione della sede legale non è mai stata parte del dibattito. Personalmente ritengo opportuno mantenere la stabilità della sede legale dell’azienda. È una sede in cui si trovano sedi legali di diverse società internazionali. Capisco l’importanza del contributo italiano ma cambiare non porterebbe vantaggi a nessuno”, ha spiegato Boujnah.

“Euronext è stata creata nel 2000 come joint venture fra le Borse di Belgio, Paesi Bassi e Francia e si decise per la sede legale ad Amsterdam. Sede che è rimasta sempre ad Amsterdam per 20 anni, per varie ragioni, legate ad esempio alla flessibilità del diritto societario in Olanda e alla neutralità dei Paesi Bassi. Fino ad ora, a ogni nuovo ingresso di altre Borse in Euronext, mai il tema del trasferimento della sede legale è stato portato nel dibattito. Penso sia opportuno mantenere la stabilità della sede legale. Amsterdam è sede di numerose grandi società internazionali. Capisco l’importanza del contributo italiano per quanto riguarda gli investimenti, l’occupazione e l’attività e mi sembra sufficiente senza cambiare la sede legale, che non cambierebbe nulla e non porterebbe vantaggi a nessuno”.

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