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Sinergie industriali e per l’export. Ecco l’intesa tra Leonardo e Aid

Leonardo e l’Agenzia industrie difesa hanno firmato questa mattina un accordo quadro di collaborazione per il rafforzamento delle rispettive sinergie e per abilitare la cooperazione nella cessione dei sistemi all’estero. La sigla si inserisce nel piano di sostegno all’export della Difesa che ha coinvolto lo stesso ministero con la stipula di diversi accordi G2G internazionali

“L’accordo di cooperazione siglato oggi consente di mettere le competenze di Leonardo al servizio della razionalizzazione della capacità industriali della Difesa”. Commenta così Nicola Latorre, direttore generale dell’Agenzia industrie difesa (Aid), la firma questa mattina di un accordo quadro di collaborazione tra l’ente e Leonardo, insieme con l’amministratore delegato della società, Alessandro Profumo. “Le nuove sinergie commerciali – ha detto quest’ultimo – ci permetteranno di rafforzare la nostra partnership con Aid, consolidando la posizione dell’industria italiana nel mondo e aprendo a nuove, interessanti opportunità”.

SINERGIE INDUSTRIALI

Gli obbiettivi dell’accordo, siglato nella sede di Leonardo, sono il rafforzamento delle sinergie tra le rispettive attività di Aid e Leonardo e l’accrescimento degli sbocchi commerciali. “La firma dell’accordo di cooperazione con Leonardo è un risultato importante – ha continuato Latorre – che permette di sviluppare ulteriormente le nostre capacità industriali”. L’intesa, infatti, ambisce ad aumentare ulteriormente la già consolidata sintonia tra Leonardo e l’ente che ha il compito di provvedere al coordinamento ed alla gestione degli stabilimenti industriali del ministero della Difesa. In questo senso, la collaborazione sostanzierà l’impegno delle industrie affidate alla gestione di Aid, efficientando le capacità industriali per la valorizzazione del materiale d’armamento nazionale.

SPINTA VERSO L’EXPORT

Il testo, inoltre, abiliterà la cooperazione nella cessione dei sistemi a Paesi terzi, consolidando l’intesa dell’industria italiana con Stati esteri e promuovendo il massimo coinvolgimento reciproco. Per Latorre: “La convergenza delle reciproche attività nell’ampliamento degli sbocchi commerciali verso paesi terzi porta questa intesa ad essere un valore aggiunto per tutto il comparto della Difesa”. L’interesse verso l’export di sistemi militari è del resto una delle priorità nell’agenda dell’attuale esecutivo, con il ministero della Difesa che ha recentemente incrementato il proprio coinvolgimento internazionale tramite la stipula di diversi accordi governo-governo (g2g).

GLI ACCORDI G2G

La possibilità di stipulare questo tipo di accordi è stata introdotta alla fine del 2019 con la legge di bilancio, a seguito di rilevanti richieste a procedere in tal senso da esperti, addetti ai lavori e industria. I principali competitor dispongono da tempo di tale strumento, indispensabile per sostenere l’export. Le ultime relazioni dell’Uama (l’ufficio della Farnesina che autorizza le vendite all’esterno) mostrano un trend negativo dal 2016 per le esportazioni italiane di sistemi d’arma, con il -10% registrato nel 2020 rispetto all’anno precedente. Il primo accordo di questo tipo è stato con la Slovenia, siglato dal ministro Lorenzo Guerini e dal ministro della Difesa sloveno Matej Tonin. Tale contratto ha riguardato la vendita di un aeromobile ad ala fissa C27J Spartan deputato al trasporto tattico, insieme ai servizi di manutenzione e addestramento degli equipaggi. Due settimane dopo è stata la volta dell’Austria per la vendita di 18 elicotteri Augusta AW169M, realizzati da Leonardo, siglato da Guerini con l’omologa austriaca Klaudia Tanner.

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