Tutto pronto per i lanci inaugurali di Vega C e Ariane 6, previsti rispettivamente a maggio e nella seconda metà del 2022. I due razzi sono chiamati a costituire la nuova generazione di vettori europei e dovranno garantire al Vecchio continente un accesso autonomo alle orbite. Nel frattempo per Avio, la società che produce il Vega in Italia, l’anno si apre con diversi contratti con l’Asi, l’Esa e il Cnes francese per la messa in orbita di nuovi satelliti
“Con la spedizione delle strutture di volo di Vega C, in Guyana francese, la campagna di lancio è vicina al kick off per il lancio previsto a maggio 2022”. A darne notizia è Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio, la società che realizza in Italia, a Colleferro, il Vega. Anche per l’Ariane 6 si avvicina il momento del lancio inaugurale, per ora previsto verso la seconda metà del 2022. Insieme, l’Ariane 6 e il Vega C andranno a costituire la nuova generazione di vettori europei, chiamata al difficile compito di competere con i campioni americani (SpaceX in testa) e l’ascesa cinese. Per Avio, inoltre, il nuovo anno si apre con la sigla di tre contratti per il lancio di satelliti rispettivamente con l’Agenzia spaziale italiana (Asi), il Centre national d’études spatiales (Cnes) francese e l’Agenzia spaziale europea (Esa), sottoscritti attraverso la compartecipata Arianespace.
I SATELLITI PLATINO
Il primo a essere stato confermato è stato l’accordo con l’agenzia italiana per la messa in orbita dei due satelliti Platino 1 e Platino 2. Il lancio del primo è previsto già per quest’anno, mentre per il secondo si dovrà attendere il 2024. Una volta in orbita, la costellazione Platino sarà una piattaforma satellitare avanzata leggera interamente sviluppata e prodotta in Italia. L’obiettivo è supportare diverse tipologie di missioni in differenti scenari operativi grazie a dei minisatelliti, dalla ricerca scientifica alle telecomunicazioni.
NANO E MICRO SATELLITI
Con l’agenzia francese, in collaborazione con l’Esa, il contratto prevede il lancio del micro-satellite Microcarb, progettato e strutturato per misurare l’assorbimento e il rilascio di CO2 nell’atmosfera, e del nano-satellite Ness, una missione dimostrativa per la sorveglianza dello spettro delle radiofrequenze civili da attività di jamming. Entrambi i satelliti sono previsti lasciare la superficie terrestre a bordo di un Vega C.
OSSERVAZIONE TERRESTRE
Infine, Avio ha raggiunto un accordo anche con l’Agenzia europea per il lancio dei satelliti Flex e Altius, la cui partenza è programmata per il 2025. Entrambi i satelliti sono progettati per l’osservazione della Terra per monitorare aspetti e impatti delle attività umane sull’ecosistema del Pianeta. Flex, in particolare, fornirà servizi di mappatura della fluorescenza della vegetazione, un modo per monitorare i cicli del carbonio e le attività agricole e migliorare la sicurezza alimentare delle colture. Altius, invece, monitorerà lo stato dello strato di ozono dell’atmosfera terrestre, un dato importante per monitorare il suo stato di salute.
LO SVILUPPO DEI VETTORI
Oltre ai contratti di lancio, nel dicembre 2021 Avio ha firmato con l’Esa un contratto di sviluppo per Vega C dal valore complessivo di circa 50 milioni di euro. Tale programma servirà a ottimizzare la tecnologia e a razionalizzare gli impianti industriali del Vega C. Nello stesso mese, Avio ha completato l’integrazione del nuovo motore M10 a LOX-Metano nello stadio superiore del Vega E, il cui volo inaugurale è previsto per il 2026. Al momento il motore è stato trasferito presso la Space propulsion test facility di Avio in Sardegna per iniziare le campagne di test nel febbraio 2022.