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Bombe sui motori dei razzi italiani? La smentita di Avio

Smentiti i report provenienti dal fronte ucraino, secondo cui le forze armate russe avevano distrutto i poli industriali di Yuzhnoye e Yuzhmash, responsabili della produzione di componenti per i lanciatori Antares, impiegati dalla Nasa per rifornire la Stazione spaziale internazionale, e per i Vega e Vega-C, realizzati in Italia

Riceviamo e pubblichiamo da Avio:

 

Riguardo ai drammatici eventi in corso in Ucraina, al momento non ci sono impatti sulla continuità dell’operatività di Vega.

Avio continuerà a monitorare la situazione e fornirà i relativi aggiornamenti tempestivamente.

Avio esprime solidarietà al popolo Ucraino in questo momento difficile.

 

Domenica 27 febbraio questo messaggio è stato ricevuto da Yuzmash:

At this time (10:30 in Ukraine) at Yuzhmash and Yuzhnoye were NO any bomb or artillery shell blast. All personnel, equipment and MEAs are safe.

 

L’articolo pubblicato ieri su Formiche.net:

La guerra in Ucraina rischia di impattare, indirettamente, persino sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) e sullo spazio in generale. Secondo alcune informazioni (non ancora confermate) le forze armate russe avrebbero distrutto gli impianti industriali di Yuzhnoye Design Office e della ex-Yuzhmash (ufficialmente “Production Union Pivdennyi Machine-Building Plant named after O.M. Makarov”) responsabili della produzione e assemblaggio di lanciatori spaziali e componenti per la propulsione missilistica. In particolare, i due centri ucraini partecipano alla produzione del vettore Antares, usato per rifornire la Iss, e dei lanciatori Vega e Vega-C. Data la natura sensibile e strategica dei due poli industriali, è possibile che siano state obiettivo di attacchi mirati da parte dell’Esercito russo.

I centri di Yuzhnoye e Yuzhmash

I due poli industriali, entrambi situati a Dnipro, in Ucraina, sono stati installati in epoca sovietica per la progettazione e realizzazione di satelliti, razzi e missili balistici intercontinentali. Con l’Urss, il centro di Yuzhnoye aveva la designazione di Okb, “ufficio progettazione sperimentale”, concessa ai centri speciali che si occupavano per conto dello Stato di sviluppare tecnologie all’avanguardia per le forze armate sovietiche. Fin da allora, la Yuzhnoye collaborava a stretto contatto con Yuzhmash, che si occupava della messa in produzione effettiva dei progetti sviluppati dalla Okb. Una collaborazione sopravvissuta alla fine della Guerra fredda, con una nuova attenzione rivolta più verso il settore spaziale che quello della difesa.

Il lanciatore Antares

Tra i principali progetti del consorzio ucraino, c’è la realizzazione del lanciatore Antares, sviluppato insieme a Orbital Sciences Corporation (parte di Northrop Grumman) e utilizzato per portare in orbita il veicolo spaziale Cygnus verso la Stazione spaziale internazionale nell’ambito dei programmi Commercial orbital transportation services (Cots) e Commercial resupply services (Crs) della Nasa. In grado di trasportare otto tonnellate di carico utile in orbita terrestre bassa. In particolare, il primo stadio di Antares è alimentato da un motore a combustibile e ossigeno liquidi, progettati e costruiti in Ucraina da Yuzhnoye e Yuzhmash.

L’impatto sui Vega

L’impatto della distruzione dei due centri industriali potrebbe arrivare anche sul comparto spaziale italiano. Yuzhnoye e Yuzhmash, infatti, sono anche responsabili della produzione dei motori del quarto stadio dei lanciatori Made in Italy Vega e del Vega-C, sviluppati da Avio nell’ambito del programma dell’Agenzia spaziale europea (Esa). Il quarto stadio superiore dei due lanciatori, definito Attitude vernier upper module (Avum, Avum+ per la versione C), è il modulo responsabile dell’inserimento finale in orbita del carico utile, propulsi dai motori ucraini RD-868P e RD-869.

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