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Si complica la guerra rapida di Putin. La situazione sul campo

Mosca propone un incontro in Bielorussia, Zelensky chiede un paese non coinvolto nell’invasione dell’Ucraina. Che intanto procede più lentamente del previsto. Le ultime dal fronte del conflitto

La manovra a tenaglia su Kiev continua a non funzionare a dovere, e al di là dei racconti eroici con cui il governo ucraino ha l’obbligo di mostrarsi forte davanti ai cittadini nel panico, l’invasione russa della capitale ucraina non sta procedendo. L’ala ovest dell’attacco — quella che è passata da Chernobyl e dal sito di stoccaggio di scorie nucleari colpito senza danni in un attacco aereo russo — ha effettivamente raggiunto il centro cittadino, ma soltanto con gruppi aviotrasportati e forze speciali.

In città non sono entrate le corazzate e si sono innescati combattimenti urbani con i civili che si stanno organizzando per partecipare alla difesa. Questa mattina, domenica 27 febbraio, i militari ucraini hanno fatto saltare un ponte le città di Bucha e Irpin. Le truppe russe sono bloccate a Bucha in una sacca urbana e con difficoltà logistiche a ricevere rifornimenti (tant’è che circolano video di uomini delle forze speciali russe che saccheggiano alimentari, sia per rubare denaro, che per prendere cibo). L’ala est dell’assalto a Kiev è invece sostanzialmente ferma fuori dall’hinterland cittadino: bloccati a Chernihiv, non è chiaro se abbiano cambiato obiettivi o tattica.

Per ora va detto che la Russia non ha usato armi pesanti, anche perché Mosca vuole evitarsi il peso di centinaia e centinaia di vittime civili (per ora sono una settantina, ma su tutti i media del mondo stanno rimbalzando le loro storie strazianti su alcune, come quella di un bambino di sei anni ucciso da fuoco incrociato a Kiev).

Tuttavia si sta assistendo a un cambiamento nel targeting verso infrastrutture civili critiche e un maggiore uso di artiglieria MLRS (non di precisione) nelle aree suburbane. Potrebbe anche essere frutto di una parziale frustrazione per un’avanzata che non sta sfondando. Anche per questo il Cremlino ha alzato la posta annunciando una spinta all’offensiva, ma offrendo pure una improbabile possibilità di contatto diplomatico agli ucraini.

Mosca ha proposto un incontro a Minsk poi spostato a Gomel (sempre Bielorussia). Una delegazione è partita da Kiev per negoziare. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky inizialmente aveva avuto remore nell’accettare perché la Bielorussia è la piattaforma di lancio delle manovre su Kiev (Zelensky aveva chiesto Baku, Istanbul o Varsavia, capitali non amiche della Russia in questo momento, e non coinvolte direttamente con le operazioni). “Certo che vogliamo la pace, vogliamo un incontro, l’abbiamo proposto […] ma non in un Paese dove volano i missili”, aveva commentato a caldo.

Un aspetto da registrare di questa guerra è che Mosca ha generalmente cercato di tenerla nascosta al pubblico russo. Ha cercato una vittoria facile e veloce, sperando di sopprimere le notizie sui combattimenti, e cercando di tenere le immagini di operazioni militari in tutta l’Ucraina lontane dagli occhi dei russi. Anche per questo il collettivo Anonymous quando ha hackerato le reti statali ha trasmesso immagini drammatiche degli ucraini sotto attacco. Vladimir Putin sa che portare la guerra nelle case dei suoi cittadini potrebbe avere effetti complessi, dalle critiche per l’azione militare contro i cugini di Kiev a quelle di chi ancora non vede ripartire il Paese dal pantano del Covid e già si ritrova immerso in un conflitto. La guerra è profondamente impopolare ovunque, la percezione domestica era uno dei fattori che Putin voleva controllare, e il rallentamento dell’offensiva sul campo arriva come somma di problematiche sul piano politico-narrativo.

Intanto immagini violente arrivano da Kharkiv, sul fronte del Donbas (frecce blu della mappa del CSIS), dove i russi non hanno sfondato in città e potrebbero rinunciare alla conquista. La 1° Divisione Corazzata della Guardia e la 20° Armata Interforze — i cui Tigr sono stati colpiti anche dai sistemi anticarro NLaw forniti agli ucraini dal Regno Unito — hanno comunque bombardato un giunto di un gasdotto (a proposito del bersagliar obiettivi civili) producendo una delle esplosioni più spettacolari simbolo di questa guerra. Su Kharkiv, città contesa già nel conflitto del 2014/2015 c’è incertezza perché la 35° Armata Interforze russa non è ancora entrata in azione e potrebbe essere determinate. Regge anche la linea del fronte davanti alle autoproclamate repubbliche separatiste di Luhansk e Donetsk. Gli analisti sollevano il dubbio sulle capacità di comando degli ufficiali che guidano i reparti orientali russi, dato che i vari gruppi di attacco sembrano essersi mossi in modo caotico e non troppo coordinato.

Notizie non buone per Mosca anche a sud, il fronte finora più prolifico, dove le forze armate ucraine avrebbero riconquistato la città di Kherson, a ovest della Crimea sul delta del Dnepr. Questa evoluzione avrebbe stoppato la direttrice verso Odessa, porto sul Mar Nero verso la Moldavia, mentre i combattimenti proseguono con un’inerzia favorevole alla Russia a Mariupol, sul Mar d’Azov.

Un tema molto ampio di cui si parlerà a lungo riguarda l’innesco di dinamiche migratorie. L’invasione russa ha messo in fuga migliaia di ucraini — una circostanza scontata e probabilmente valutata dal Cremlino per mettere in difficoltà l’Unione europea. Un autobus con targa ucraina con una cinquantina di persone a bordo in fuga dalla guerra è giunto questa mattina al confine di Fernetti (Trieste). Sabato l’Ue ha diffuso nuove decisioni sanzionatorie intanto: “Putin ha intrapreso un percorso con l’obiettivo di distruggere l’Ucraina, ma quello che sta facendo, in realtà, è anche distruggere il futuro del suo stesso Paese”, ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

Il sistema di pagamenti internazionali SWIFT si sta preparando a implementare le sanzioni occidentali sulle banche russe nei prossimi giorni. “Siamo in contatto con le autorità europee per comprendere i dettagli delle entità che saranno soggette alle nuove misure e ci prepariamo a mettere in atto tali misure su istruzioni legali” ha scritto il consorzio in una nota uscita questa mattina. I grandi Paesi occidentali, tra cui l’Italia, e la Commissione Ue hanno annunciato l’esclusione dal circuito di banche russe “selezionate”.



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